- 14 Marzo 2014
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Il Consiglio dei Ministri, tenutosi il 12 cm, ha approvato un decreto legge per far fronte al disagio abitativo che interessa sempre più famiglie impoverite dalla crisi economica. Interventi per 1 miliardo e 741 milioni di euro con tre obiettivi: sostegno all’affitto a canone concordato; ampliamento dell’offerta di alloggi popolari e sviluppo dell’edilizia residenziale sociale. Il primo obiettivo del decreto legge è fornire immediato sostegno economico alle categorie sociali meno abbienti che ad oggi non riescono più a pagare l’affitto. E proprio in risposta a tale emergenza è stato deciso di incrementare rispettivamente con 100 milioni il Fondo nazionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e 226 milioni il Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli.
Per favorire l’immissione sul mercato degli alloggi sfitti si riduce dal 15 al 10%, per il quadriennio 2014-2017, l’aliquota della cedolare secca di cui si potrà usufruire anche in caso di abitazioni date in locazione a cooperative o a enti senza scopo di lucro, purché sublocate a studenti con rinuncia all’aggiornamento del canone di locazione o assegnazione.
Inoltre, si prevede un Piano di recupero di immobili e alloggi di Edilizia residenziale pubblica(ex IACP) che beneficerà dello stanziamento di 400 milioni di euro con il quale finanziare la ristrutturazione con adeguamento energetico, impiantistico e antisismico di 12.000 alloggi. Un ulteriore finanziamento di 67,9 milioni di euro è previsto per recuperare ulteriori 2.300 alloggi destinati alle categorie sociali disagiate.
L’obiettivo è incrementare l’offerta di alloggi sociali anche attraverso attività di recupero, manutenzione e gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica senza consumo di nuovo suolo. Viene così prevista la conclusione di accordi con regioni ed enti locali per favorire l’acquisto degli alloggi ex IACP da parte degli inquilini e destinare il ricavato al recupero alla realizzazione di nuovi alloggi.
Per favorire l’acquisto degli alloggi da parte degli inquilini è prevista la costituzione di un Fondo destinato alla concessione di contributi in conto interessi su finanziamenti per l’acquisto degli alloggi ex IACP, che avrà una dotazione massima per ciascun anno dal 2015 al 2020 di 18,9 milioni di euro per un totale di 113,4 milioni.
Novità in arrivo anche per la detrazione bonus mobili: la spesa per l’acquisto di mobili a seguito di ristrutturazione, su cui sono previste detrazioni Irpef potrà essere superiore a quella per la ristrutturazione stessa. Il tetto massimo per la spesa complessiva resta a 10mila euro.
Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, applicando lo stesso metodo di scadenze temporali adottato con il Decreto del Fare, verificherà ogni sei mesi l’andamento del Piano Casa, riferendo in Consiglio dei ministri della sua attuazione e riprogrammando le risorse che non vengono utilizzate.