- 17 Aprile 2014
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Da ieri 17 aprile sono entrate in vigore le tre direttive europee, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea del 28 marzo 2014, riguardanti contratti di concessione, appalti e procedure nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali. Gli Stati membri hanno tempo fino al 18 aprile 2016 per recepire le normative che contengono, tra le principali i novità per l’edilizia, semplificazione e maggiore flessibilità delle procedure d’appalto, attraverso il crescente ricorso all’autocertificazione e una rivisitazione delle procedure; promozione degli appalti elettronici con l’obiettivo di favorire efficienza e risparmi di spesa; miglioramento dell’accesso al mercato delle piccole e medie imprese; vigilanza della correttezza delle procedure, mediante le norme dedicate ai conflitti di interesse e al comportamento illecito.
Sono presenti norme più severe per il subappalto e sulle offerte anormalmente basse. Viene privilegiato il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa nel quale assumono forte rilievo i temi della tutela ambientale, gli aspetti sociali e l’innovazione. Viene prevista, inoltre, la possibilità, per le amministrazioni aggiudicatrici, di suddividere gli appalti in lotti omogenei o eterogenei (Art. 44) e in specifiche lavorazioni che richiedano appositi requisiti di qualificazione tecnica, professionale o artistica. La suddivisione in lotti facilita l’accesso delle PMI alla partecipazione alle gare d’appalto, sia per la dimensione dei lotti, che può meglio corrispondere alla capacità produttiva delle piccole imprese, sia per la maggiore corrispondenza al settore di specializzazione delle PMI.
Altro aspetto positivo è la possibilità per gli Stati membri di prevedere il pagamento diretto dei subappaltatori per le prestazioni affidate, da parte dell’autorità aggiudicatrice. Ciò consente ai subappaltatori, che spesso sono PMI, di proteggersi efficacemente dal rischio di mancato pagamento (Art.71).