- 17 Giugno 2014
- Posted by: admin
- Categoria: News
L’Inps ha fornito alcuni chiarimenti in merito ai criteri per stabilire la misura del finanziamento richiesto dalle aziende nei casi di sospensione dell’attività lavorativa o di riduzione dell’orario di lavoro.
In particolare, l’Istituto nazionale di previdenza sociale, tenendo conto del fatto che le somme messe a disposizione vanno considerate al netto di quelle che sono già state usate per “soddisfare precedenti finanziamenti ottenuti sia per formazione che per sospensione/riduzione orario di lavoro”, affronta il caso in cui le somme richieste e deliberate dal Comitato non siano utilizzate completamente nell’arco di tempo indicato dalla delibera di approvazione.
Questo, in passato, è già accaduto, dal momento che la riduzione dell’orario o la sospensione dell’attività lavorativa potrebbero risultare, in concreto, inferiori a quanto preventivato in sede di accordo aziendale o nella domanda di finanziamento. Ebbene, che fare? Su richiesta dell’azienda – risponde l’Inps – la parte dei finanziamenti che non è stata usata può essere messa nuovamente a disposizione dell’azienda al fine di finanziare successive richieste. Il Comitato dovrà sempre e comunque rideterminare l’importo.
In definitiva, l’azienda che vuole fruire di nuove prestazioni a carico del Fondo “anche in relazione ad importi oggetto di precedenti autorizzazioni” dovrà inviare la nuova domanda di finanziamento e, contestualmente, un’apposita dichiarazione di responsabilità in cui dichiara a quanto ammontano le risorse fino a quel punto effettivamente utilizzate.