IL MINISTERO DELLA SALUTE ACCOGLIE LE RICHIESTE DI SEMPLIFICAZIONE DELLA MODULISTICA E RIBADISCE IL RUOLO PROFESSIONALE DELL’ODONTOTECNICO

Confartigianato Imprese Teramo UPAConfartigianato Odontotecnici e CNA SNO soddisfatte per il recepimento da parte del Ministero della Salute delle reiterate istanze relative alla semplificazione della modulistica necessaria alla iscrizione all’Elenco dei Fabbricanti di DMM, istituito presso lo stesso Ministero.
In più occasioni, infatti, la Categoria aveva rappresentato l’eccessivo appesantimento burocratico dovuto ad una modulistica ridondante la cui compilazione risultava molto onerosa in termini organizzativi da parte dei laboratori.
Particolarmente positiva risulta inoltre la precisazione ministeriale, all’interno del nuovo modello, che ribadisce con la massima chiarezza che il fabbricante di protesi deve “essere figura professionalmente qualificata in possesso del diploma di odontotecnico e della relativa abilitazione professionale”. Tale impostazione consentirà, si auspica nel più breve tempo possibile, la contrazione del numero dei soggetti iscritti all’Elenco che, come reiteratamente denunciato dalle scriventi Organizzazioni, risultano ad oggi essere circa 23.000, a fronte di 13.000 laboratori odontotecnici. E’ infatti evidente come nel tempo l’iscrizione a tale Elenco da parte di soggetti non in possesso dei requisiti professionali di odontotecnico, si sia concretizzata nell’immissione sul mercato di prodotti non sicuri, perché di fatto fabbricati in assenza di quelle certificazioni idonee ad attestare la qualità e la sicurezza del prodotto, con immaginabili ripercussioni a carico dell’utente, sia dal punto vista sanitario che economico.
Rispetto al ruolo professionale dell’odontotecnico, recentemente si sono espresse anche le Organizzazioni degli Odontoiatri affermando “l’importanza dell’attività di odontotecnico quale supporto imprescindibile per il migliore svolgimento della professione odontoiatrica”, dichiarazione di cui le Organizzazioni odontotecniche prendono atto pur ribadendo che la collocazione naturale dell’attività debba essere in ambito sanitario, così come riconosciuto dal Consiglio Superiore di Sanità nel parere reso nel 2001 e ribadito nel giugno 2007, nel parere del Consiglio di Stato del 2002, supportati dalla Sentenza 423/2006 della suprema Corte Costituzionale.

IL NUOVO MODULO DI ISCRIZIONE