- 11 Settembre 2014
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Da settembre è in vigore, per le aziende che mediamente impiegano più di 15 dipendenti, l’obbligo di versare un contributo pari allo 0,5 per cento della retribuzione.
Da settembre, come già abbiamo segnalato su queste pagine, è in vigore (per le aziende che mediamente impiegano più di 15 dipendenti) l’obbligo di versare un contributo pari allo 0,5 per cento della retribuzione (un terzo a carico del lavoratore, due terzi a carico dell’azienda) per finanziarie un fondo di solidarietà residuale destinato a quei lavoratori che non hanno diritto alla cassa integrazione e per i quali non è applicabile la normativa sulle integrazioni salariali. Tale contributo, disposto da una norma contenuta nella riforma Fornero, dovrà essere versato anche per i mesi precedenti a settembre, a partire da gennaio 2014. Nei giorni scorsi, era circolata la voce secondo cui i pagamenti dei mesi arretrati sarebbero stati accompagnati dalle sanzioni previste per i ritardi, nonostante tali ritardi fossero stati causati, evidentemente, dalla tardiva emanazione dei decreti attuativi. Ebbene, non ci sarà alcuna sanzione. Lo ha spiegato l’Inps, con il messaggio n. 6897 dell’8 settembre 2014, con il quale ha fatto presente che “le aziende potranno versare il contributo ordinario, dovuto per le mensilità da gennaio a settembre 2014, entro il giorno 16 dicembre 2014, senza applicazione di sanzioni ed interessi”. L’istituto di previdenza sociale ha giustificato la decisione con le difficoltà tecniche derivanti dalla necessità di aggiornare le proprie procedure informatiche.