- 19 Novembre 2014
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Il Governo ha presentato, in commissione Lavoro alla Camera, il proprio emendamento al Jobs Act. Le modifiche riguardano l’articolo 18.
Il Governo ha presentato, in commissione Lavoro alla Camera, il proprio emendamento al Jobs Act. Le modifiche riguardano l’articolo 18, la materia in assoluto più spinosa e foriera di contrasti, in particolar modo all’interno della stessa maggioranza, ove la sinistra Pd sta mal digerendo il superamento della disciplina. Le modifiche dell’Esecutivo, quindi, prevedono che il diritto al reintegro nel posto di lavoro sia limitato ai licenziamenti nulli e discriminatori, nonché a specifiche fattispecie di licenziamento disciplinare ingiustificato.
Il perimetro che comprende tali fattispecie sarà definito dal decreto legislativo di attuazione della legge delega in discussione alla Camera. Per i licenziamenti economici, non esisterà, invece, la possibilità di reintegro, ma solamente un indennizzo economico proporzionale all’anzianità di servizio. Inoltre, per l’impugnazione dei licenziamenti – è scritto nero su bianco – ci saranno tempi certi.
Nel frattempo, la Commissione ha approvato, martedì mattina, i commi 5 e 6 della delega sul lavoro che, tra le altre cose, semplificano le procedure per le assunzioni.