- 2 Aprile 2015
- Posted by: admin
- Categories: Ambiente, News
Due mesi di rinvio delle sanzioni non sono servite a nulla, da ieri sono iniziate le multe per chi non è in regola con il pagamento del contributo del sistema di monitoraggio dei rifiuti, nonostante questo continui a non funzionare. Purtroppo non è un pesce d’aprile.
Infatti, a seguito della pubblicazione in Gazzetta del Decreto Milleproproghe che posticipava l’inizio delle sanzioni per omissione di iscrizione e pagamento dei contributi al 1° aprile 2015, anziché al 1° febbraio, ad oggi nulla pare essere cambiato.
Il Sistri continua ad essere vivo solamente sulla carta, con l’aggravante che ora le imprese rischiano multe fino a 15.500€, una cifra che lievita a 93.000€ se si tratta di rifiuti pericolosi.
Assotrasporti non è contraria alle sanzioni per inadempienze ed è favorevole alla tracciabilità della filiera dei rifiuti, ma non in queste condizioni di assoluta anarchia e inefficienza.
Il sistema deve funzionare garantendo un’alta efficienza, con tecnologie moderne al minimo costo per le aziende di autotrasporto. La decisione del Governo di posticipare le sanzioni di soli due mesi, considerando anche l’avvio della gara per la nuova gestione previsto per il prossimo giugno, appare ad oggi come uno scherzo, un vero pesce d’aprile.
Assotrasporti continuerà ad essere contro questo sistema Sistri fino a quanto non avverrà la vera rivoluzione, chiedendo un intervento immediato agli organi competenti. Nello spirito propositivo che la contraddistingue inoltre, invita tutti gli esperti del settore, politici e tecnici competenti in materia ambientale a discutere insieme in un convegno dedicato al Transpotec Logitec di Verona.
Il workshop “Incontriamoci, proponiamo, lavoriamo su… trasporto rifiuti. Proposte concrete per ottimizzare la filiera dei rifiuti” sarà un incontro-confronto per fare il punto sulle problematiche di tracciabilità dei rifiuti e stilare un vademecum di modernizzazione del sistema.
Fonte: Assotrasporti