- 3 Aprile 2015
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Dal 1° aprile è entrato in vigore anche in Italia il Regolamento Ue (1337/2013) per quanto riguarda l’indicazione del paese di origine o del luogo di provenienza delle carni fresche, refrigerate o congelate di animali della specie suina, ovina, caprina e di volatili.
Si è così completato un percorso iniziato circa 15 anni fa con l’obbligo di etichettatura di origine per la carne bovina fresca, introdotto sotto la spinta dell’emergenza “Bse” con il regolamento Ce 1760/2000 che impose l’obbligo di indicare anche il luogo di nascita, oltre a quello di allevamento e macellazione.
Dalla nuova norma restano escluse la carne di coniglio e quella di cavallo ed anche le carni di maiale trasformate in salumi. Secondo alcuni una carenza da colmare al più presto visto che in Italia molti prosciutti sono prodotti con cosce di maiali stranieri.
Etichetta trasparente
Con l’entrata in vigore del Regolamento Ue 1337/2013 dal primo aprile 2015 sull’etichetta delle carni di suino, ovino, caprino e volatili in vendita dovrà essere riportata una delle due seguenti indicazioni:
•“Allevato in…” seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo e poi “Macellato in…” (seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo, oppure si può indicare
•“Origine…” seguito dal nome dello Stato membro o del Paese terzo ma solo se l’animale è nato, allevato e macellato in un unico Stato membro o Paese terzo.
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Fonte: CGIA Mestre