- 10 Giugno 2015
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- Categories: News, Sicurezza sui Luoghi di Lavoro
Mezz’ora di tempo per la fase di inoltro delle domande di accesso ai finanziamenti.
Dalle ore 16 alle 16,30 del 25 giugno 2015 è previsto il terzo step della procedura telematica per l’assegnazione dei 267 milioni di euro messi a disposizione dall’Inail a favore del sistema produttivo italiano con il bando Isi 2014.
Le aziende potranno inviare la richiesta di ammissione al contributo utilizzando il proprio codice identificativo che è stato loro attribuito a seguito dell’inserimento online del proprio progetto. Le regole tecniche per l’inoltro delle domande saranno pubblicate entro il 18 giugno.
BUDGET REGIONALI. L’incentivo Isi – ripartito in budget regionali che tengono conto del numero dei lavoratori e dell’indice di gravità degli infortuni rilevato sul territorio – sarà assegnato fino all’esaurimento sulla base dell’ordine cronologico di arrivo delle domande di partecipazione ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito quali quelli gestiti dal Fondo di garanzia delle piccole e medie imprese e da Ismea.
Gli elenchi in ordine cronologico di tutte le domande inoltrate saranno pubblicati sul portale Inail, con l’indicazione di quelle collocate in posizione utile per accedere al contributo.
QUINTA TRANCHE. Lo stanziamento di 267 milioni rappresenta la quinta tranche di un finanziamento complessivo pari a oltre un miliardo di euro che l’Inail ha disposto a partire dal 2010 per sostenere la realizzazione di progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza sul lavoro o per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale da parte delle imprese.
MAGGIORAZIONE AL 65% DELLA COPERTURA DEI COSTI. Come già disposto nel precedente bando Isi 2013, in considerazione della difficile congiuntura economica è stata mantenuta la maggiorazione al 65% della copertura dei costi di ogni progetto ammesso al finanziamento, per un importo compreso tra un minimo di cinquemila e un massimo di 130mila euro.
Il limite minimo non è previsto, però, per le imprese che impiegano fino a 50 lavoratori che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.