- 8 Marzo 2016
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Agevolazioni. Dal 1° marzo sono aumentati gli incentivi per i datori di lavoro che assumono in base al programma Fino a 12mila euro per chi trasforma un tirocinio in un contratto a tempo indeterminatoDal 1° marzo è partita la “fase II” di Garanzia giovani con la revisione di alcune misure al fine di migliorare l’inserimento lavorativo dei ragazzi che partecipano al programma.La prima novità riguarda l’attivazione di un “super bonus per la trasformazione di tirocini” per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato di giovani dai 16 ai 29 anni, che abbiano svolto o stiano svolgendo un tirocinio extracurriculare con Garanzia giovani, purché avviato entro il 31 gennaio 2016 (decreto direttoriale del ministero del Lavoro 16/2016).L’incentivo è riconosciuto dall’Inps nel limite di 50 milioni di euro stanziati a livello nazionale per le assunzioni a tempo indeterminato, anche a scopo di somministrazione, realizzate entro il 2016. L’importo è proporzionato alla fascia di profilazione in cui viene collocato il giovane al momento della presa in carico da parte dell’operatore dei servizi per il lavoro e può arrivare fino a 12mila euro. Come gli altri bonus occupazionali di Garanzia giovani, il super bonus tirocini è cumulabile con quello della legge di Stabilità per il 2016 (legge 208/2015) e con altri incentivi all’assunzione di natura selettiva, nei limiti del 50% dei costi salariali. Anche per il “super bonus trasformazioni tirocini” si applica il regime del “de minimis” pari a 200mila euro nell’arco di tre anni. Oltre questi limiti, il super bonus spetta per le assunzioni dei giovani tra i 16 e i 24 anni che comportino un incremento occupazionale netto. Per le assunzioni dei giovani dai 25 ai 29 anni, oltre all’aumento occupazionale netto, è necessario che ricorrano altre situazioni oggettive e soggettive (assenza di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi; assenza di qualifica o diploma, mancanza di un’occupazione regolarmente retribuita nei due anni dal completamento della formazione a tempo pieno; assunzione in settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna, almeno pari al 25%). L’incremento occupazionale netto non è richiesto nel caso di dimissioni volontarie, invalidità, pensionamento per raggiunti limiti d’età, riduzione volontaria dell’orario di lavoro e licenziamento per giusta causa. Mentre è richiesto nel caso in cui il posto o i posti di lavoro occupati nei 12 mesi precedenti si siano resi vacanti a seguito di licenziamenti per riduzione di personale.La seconda novità riguarda la modifica alla misura dei tirocini (Misura 5), con la previsione di una quota di finanziamento privato a carico dell’impresa ospitante per le indennità da corrispondere al tirocinante. L’indennità potrà essere composta da una quota pubblica massima di 300 euro e un importo variabile a carico dell’impresa ospitante determinato dalle Regioni. Nel caso in cui l’indennità prevista dalla normativa regionale coincida con l’importo massimo (300 euro), il contributo pubblico dovrà essere riparametrato perché non è ammesso pagare l’indennità a carico dell’azienda solo con il contributo pubblico. Questa disciplina si applicherà agli avvisi regionali emanati dal 1° marzo, mentre per i tirocini attivati sulla base dei precedenti avvisi continuano ad applicarsi le precedenti disposizioni. Altra novità riguarda la misura “orientamento specialistico” (Misura 1-C), ridotta dalle attuali otto ore a un massimo di quattro ore, a cui possono aggiungersi ulteriori otto ore al massimo, per la certificazione delle competenze.Infine, dal 1° marzo, è attivo a livello nazionale il fondo “Selfieemployment” rivolto ai giovani Neet che hanno già concluso il percorso di accompagnamento all’autoimprenditoria, con azioni mirate e personalizzate di accompagnamento allo start up di impresa. Attraverso il fondo, gestito da Invitalia Spa, verranno finanziate iniziative con piani di investimento da 5mila a 50mila euro, attraverso la concessione di prestiti a tasso zero nelle forme del microcredito (piani di investimento inclusi tra 5mila e 25mila euro); microcredito esteso (tra 25.001 e 35mila euro); piccoli prestiti (tra 35.001 e 50mila euro).
Fonte: Il Sole 24 Ore