- 24 Marzo 2016
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Nel giro di pochi giorni, il pane tipico italiano riceve un doppio riconoscimento, che valorizza le particolarità territoriali e le tecniche di produzione d’eccellenza. Se la Commissione europea ha dato il via libera all’assegnazione del marchio DOP per il vero Pane Toscano, la Sardegna ha appena approvato la legge regionale che tutela il pane fresco a scapito di quello precotto, sempre più in voga tra gli scaffali dei supermercati italiani.
Andiamo con ordine, però, perché il marchio DOP assegnato al Pane Toscano rappresenta un successo storico per la categoria, al termine di una battaglia lunga più di 15 anni, cominciata nel 2000. Oggi, il Pane Toscano raggiunge il Pane di Altamura tra le oltre 1330 eccellenze agroalimentari tutelate dal Registro europeo delle DOP e delle IGP. Dal 25 marzo, giorno dell’entrata in vigore del marchio DOP, si potrà chiamare Pane Toscano soltanto quello realizzato nei confini della Toscana con farina, acqua e lievito madre, rigorosamente senza sale.
Il secondo riconoscimento per il pane tipico italiano arriva dalla Sardegna, dove il Consiglio regionale ha appena approvato la legge di tutela del pane fresco e dei pani tipici isolani, che istituisce il registro delle produzioni tipiche, ne combatte l’abusivismo e ne valorizza le tecniche tradizionali. La Sardegna si aggiunge all’elenco delle regioni italiane che hanno approvato una legge di tutela del pane fresco, che tutela i consumatori nelle proprie scelte e valorizza le produzioni d’eccellenza rispetto al pane precotto e congelato della grande distribuzione, che potrà essere venduto soltanto in uno spazio distinto e con le corrette informazioni ai clienti. Da, oggi, quindi, anche i sardi sapranno esattamente il pane che stanno comprando, certi della bontà e della qualità che solo il pane fresco prodotto e venduto in giornata può avere, anche dal punto di vista nutrizionale.