- 14 Aprile 2016
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Buone notizie sull’andamento del numero di reati a danno degli anziani. Tra il 2013 e il 2015 si registra unadiminuzione delle vittime over 65: erano 343.433 nel 2014, con un aumento del 4,48% rispetto al 2013, mentre nel 2015 sono state 333.263, con un calo del 2,96% rispetto all’anno precedente.
In particolare, dalle prime rilevazioni sul 2015 che emergono dalla banca dati delle Forze di Polizia, gli over 65 che hanno subito un reato sono stati circa il 15% del totale delle vittime. Ricordiamo che, secondo i dati Istat al 1° gennaio 2015 gli anziani sono 13.219.074, pari al 21,74% della popolazione.
L’andamento dei reati contro gli anziani viene commentato positivamente da Anap, l’Associazione nazionale anziani e pensionati di Confartigianato impegnata dal 2014 proprio in una Campagna nazionale di sensibilizzazione contro le truffe a danno della terza età. L’iniziativa è condotta insieme con il Ministero dell’Interno, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale, con il contributo della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza.
La Campagna punta a sensibilizzare la popolazione anziana sul tema della sicurezza, fornendo informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati e per prevenire i reati. Anap Confartigianato, Ministero dell’Interno, Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza sono alleati in un’azione comune per difendere i cittadini, soprattutto in vista dei mesi estivi durante i quali si moltiplicano i rischi per gli anziani che rimangono soli.
Le Forze di Polizia dedicano particolare attenzione alla prevenzione dei reati che interessano le persone anziane e vengono predisposti mirati servizi di controllo del territorio.
In concreto l’azione di prevenzione è sviluppata attraverso: dispositivi territoriali di controllo del territorio costituite da equipaggi auto e moto montati ovvero a cavallo nei parchi pubblici; azioni di prossimità volte ad elevare il livello di sicurezza mediante la sensibilizzazione dei soggetti maggiormente esposti al rischio di vittimizzazione e la predisposizione di specifici servizi di prevenzione generale.
In tale contesto, le iniziative, più rilevanti, hanno riguardato: la ricezione a domicilio delle denunce per tutti coloro che, trovandosi in particolari difficoltà di movimento, non possono recarsi a presentare denuncia presso un Ufficio di polizia; colloquio con le vittime di reato a distanza di alcuni giorni dalla denuncia, sia per fornire all’utente aggiornamenti sulle investigazioni/accertamenti in corso e sia per recuperare eventuali ulteriori informazioni che la vittima potrebbe successivamente ricollegare al fatto subito; incontri nei centri di aggregazione, nel corso dei quali vengono distribuite pubblicazioni ed opuscoli contenenti suggerimenti per stimolare comportamenti autoprotettivi in grado di ridurre il rischio di vittimizzazione; piani di assistenza per il periodo estivo con il coinvolgimento dei servizi sociali.