- 13 Novembre 2012
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PRESENTATO IL 12/10/2012 E NOTIFICATO IN DATA 16 OTTOBRE ALLA CONFARTIGIANATO IMPRESE IL RICORSO PER L’ANNULLAMENTO DELLA DELIBERA DI ESCLUSIONE DELL’ASSOCIAZIONE UNIONE PROVINCIALE ARTIGIANI – CONFARTIGIANATO TERAMO – E IN DATA 9 NOVEMBRE LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA IN VISTA DELL’ASSEMBLEA PER IL RINNOVO DELLE CARICHE SOCIALI E LA CONSEGUENTE RICHIESTA DI DANNI
– CHIESTI PER ORA DANNI PER 5 MILIONI DI EURO –
In data 12 ottobre 2012 abbiamo presentato ricorso al Tribunale Civile di Roma – III Sezione, per chiedere l’annullamento della delibera di esclusione dell’Associazione di Teramo emessa dalla Giunta Nazionale Confartigianato il 23 Maggio 2012. La notifica del ricorso alla CONFARTIGIANATO Imprese è avvenuta in data 16 Ottobre 2012 e in data 09 novembre 2012, come richiesto dal giudice, abbiamo consegnato la richiesta della sospensiva. Siamo ora in attesa di conoscere la data in cui verrà fissata l’udienza della discussione della stessa; se il Tribunale di Roma accoglierà la nostra richiesta di sospensiva ciò potrà comportare finanche l’annullamento dell’assemblea tenutasi a giugno 2012 in quanto avevamo diritto a partecipare, ed avremo comunque tutti i titoli per partecipare a quella convocata per l’11 dicembre 2012.
Precisiamo che tutti i ricorsi presentati al Tribunale di Roma sono stati decisi e deliberati all’UNANIMITÀ dall’Assemblea dei soci dell’U.P.A. (Unione Provinciale Artigiani) – CONFARTIGIANATO Imprese di Teramo riunitasi il 20 Aprile 2012 e sottoscritti da tutti i componenti del Consiglio Direttivo della stessa aderente alla CONFARTIGIANATO Imprese. Dopo le due ordinanze emesse dal Tribunale di Roma nelle quali ci hanno prima concesso la sospensiva al Commissariamento e successivamente rigettato il reclamo alla stessa condannando la CONFARTIGIANATO Imprese al pagamento di tutte le spese, siamo stati costretti a presentare, con nostro grande dispiacere, il ricorso di cui sopra, in quanto ritenevamo ingiustificata e priva di motivazione la decisione dell’esclusione da parte della Giunta Esecutiva Nazionale, come ben chiarito dall’ordinanza della Dott.ssa Bonacore. Comunque, le vittorie fin qui avute non ci fanno esultare; ricordiamo a tutti che per aver chiesto chiarimenti sull’aumento della retribuzione annuale percepita da un dipendente della CONFARTIGIANATO Nazionale che è passata inspiegabilmente da € 114.000 circa nel 2004 a € 353.000 circa nel 2010, ci siamo visti inviare dal Presidente Giorgio Natalino Guerrini un Osservatore prima, un Commissario dopo e ad essere successivamente esclusi. Questa vicenda voluta dalla CONFARTIGIANATO Nazionale ha causato immediatamente danni di immagine e di rappresentanza in quanto ci risulta che il Segretario Generale Fumagalli, non perdendo tempo, il giorno successivo la delibera ha inviato alla Camera di Commercio di Teramo, all’associazione CASARTIGIANI e presumibilmente a tutti gli Enti pubblici, Regione, Provincia, Comuni, e Associazioni di Categoria, Banche ed altri enti vari, la comunicazione di esclusione della nostra associazione dalla CONFARTIGIANATO e, successivamente, visto l’atteggiamento posto dal vertice della Confederazione, molti soci, stufi e nauseati della situazione creata, hanno manifestato la loro disapprovazione attraverso l’invio di revoche che sicuramente determineranno da subito e per gli anni futuri danni economici immensi alla nostra Associazione. A questi danni dobbiamo aggiungere quelli derivanti dalla delibera del Consiglio Nazionale del Patronato INAPA che ha immediatamente interrotto i rapporti con la nostra Associazione motivando la stessa sulla base della delibera di esclusione dalla CONFARTIGIANATO Imprese; come sono, altresì, da aggiungere i danni derivanti dalla delibera del Consiglio Nazionale dall’Associazione ANAP che, seguendo l’esempio del Patronato INAPA, ha deciso l’interruzione dei rapporti con noi come pure interrotto l’invio delle quote associative a noi spettanti che ci hanno sempre inviato da oltre 20 anni.
Nel ricorso notificato alla CONFARTIGIANATO, oltre le richieste di cui sopra siamo stati costretti, nostro malgrado, a richiedere i danni subiti e che subiremo negli anni futuri (inizialmente 5 milioni).
Chi pagherà questi danni???? Purtroppo tutte le Associazioni Provinciali aderenti. Ci auguriamo che, come noi, anch’esse vogliano rivalersi su chi, superando i poteri loro conferiti dallo Statuto, ha violato i principi fondamentali di democrazia, da sempre patrimonio della CONFARTIGIANATO creando un grave danno sia a noi che a tutto il sistema Confederale.
Ci auguriamo inoltre che, in occasione del rinnovo delle cariche, vengano “ rottamati “ tutti coloro che hanno condotto la CONFARTIGIANATO Imprese, con simili comportamenti, in questa tristissima situazione.