- 16 Febbraio 2017
- Posted by: Daniele Di Marzio
- Categoria: News
La CE ha adottato ulteriori provvedimenti nei confronti di Italia, Grecia, Slovacchia e Spagna per garantire la corretta applicazione della direttiva sui ritardi di pagamento (Dir. 2011/7/UE) ed evitare perdite per le imprese, in particolare le MPMI di questi paesi.
La Commissaria Elżbieta Bieńkowska (DG GROWTH), ha affermato: “I ritardi di pagamento pesano fortemente sulle imprese europee, in special modo su quelle più piccole. Poter contare su pagamenti puntuali da parte dei contraenti consente alle imprese di espletare le loro attività e di rispondere alle aspettative dei loro clienti e dipendenti. Rispettare le norme permette di proteggere le imprese e sostenere la competitività dell’UE.”
La CE ha chiesto all’Italia di intervenire per i ritardi di pagamento eccessivi da parte delle amministrazioni pubbliche (parere motivato). Gli altri Paesi hanno ricevuto una lettera di messa in mora per diversi motivi. Attraverso questi interventi la Commissione garantisce che gli Stati: applichino correttamente la direttiva; siano responsabili e trasparenti per quanto riguarda la correttezza delle amministrazioni pubbliche nei pagamenti, e creino un ambiente imprenditoriale affidabile per le imprese.
L’Italia e gli altri Stati membri dispongono ora di due mesi di tempo per comunicare alla Commissione i provvedimenti adottati al fine di porre rimedio a tale situazione. La Commissione può altrimenti decidere di deferire l’Italia, destinataria di un parere motivato, alla Corte di giustizia dell’UE.
Forte è l’impegno e l’interesse che Confartigianato Imprese verso questo tema, anche grazie alla nomina del Presidente Merletti come Rapporteur da parte dell’allora Vice Presidente della Commissione Europea Tajani.