- 8 Giugno 2017
- Posted by: Daniele Di Marzio
- Categories: Autoriparazione, News
Arrivano nuove regole per le revisioni auto. Sono quelle contenute nel decreto emanato dal Ministero dei Trasporti lo scorso 19 maggio che recepisce una Direttiva europea del 2014. Tante le novità che riguardano l’attività dei centri di revisione e che ora dovranno trovare attuazione con una serie di altri provvedimenti.
I Revisori auto di Confartigianato hanno seguito tutto l’iter di recepimento delle nuove norme e ora sono pronti a partecipare anche alla fase di applicazione, come spiega Vincenzo Ciliberti, Delegato ai Rapporti Istituzionali di Anara Confartigianato Autoriparazione: “Andiamo verso una modernizzazione dei centri di revisione. Finora Confartigianato è stata protagonista al tavolo con il Ministero sia assicurare il riconoscimento del ruolo svolto dalle officine di revisione, sia per garantire la sicurezza stradale che è un problema che riguarda tutti i cittadini. Le officine di autoriparazione, quasi tutte artigiane, effettuano 16 milioni di controlli sui veicoli ogni anno. Cercheremo di portare il maggior vantaggio ai nostri autoriparatori associati, ma al tempo stesso dovremo tenere d’occhio che le regole vangano rispettate affinché sia garantita la sicurezza di tutti i cittadini”.
Nel frattempo, sul fronte delle revisioni, c’è da registrare un’altra novità. Il Ministero dei Trasporti ha sospeso la circolare sulle revisioni di veicoli pesanti, Tir e autobus, che prevedeva nuove, complesse procedure operative ed informatiche. Un altro versante dell’impegno i Revisori Auto di Confartigianato, sottolinea ancora Vincenzo Ciliberti: “Noi abbiamo chiesto che la circolare fosse rivista completamente perché c’era un eccesso di responsabilità nei confronti dell’autoriparatore e un eccesso di impegno nei confronti dell’autotrasportatore. E infatti la circolare, che doveva entrare in vigore il 6 giugno, è stata sospesa, ma sicuramente l’amministrazione continuerà su questa strada perché i controlli devono essere effettuati e il Ministero riconosce l’autoriparatore come categoria professionale che li deve svolgere. Tuttavia il servizio non deve essere troppo oneroso, deve avere un giusto prezzo e, nella modalità, deve essere rivisto perché è complesso”.