Agenda Semplificazione 2020-23: edilizia e rigenerazione urbana

È stata approvata dal Consiglio dei Ministri l’Agenda per la Semplificazione per il periodo 2020-2023, che individua le linee di indirizzo e il programma di interventi prioritari di semplificazione per la ripresa a seguito della pandemia.

L’Agenda è stata predisposta sulla base di quanto previsto dal decreto legge “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale”, convertito con il cosiddetto DL Semplificazioni, e prevede una serie di semplificazioni condivise tra Governo, Regioni ed Enti locali: per ciascuna di esse, sono individuati in modo puntuale obiettivi, scadenze e risultati attesi e viene definito il cronoprogramma delle attività.

Il programma prevede il perseguimento di specifici obiettivi:

  • eliminazione sistematica dei vincoli burocratici alla ripresa;
  • riduzione dei tempi e dei costi delle procedure per le attività di impresa e per i cittadini;
  • digitalizzazione, prerequisito essenziale per migliorare l’accesso alle procedure amministrative e per garantirne una gestione efficace ed efficiente.

Per quanto concerne la digitalizzazione, vengono in tal senso ricompresi interventi finalizzati a telematizzare i servizi dello Sportello unico dell’edilizia (SUE) e integrarli con quelli dello Sportello unico delle attività produttive (SUAP), mediante un’azione coordinata di tutti i soggetti istituzionalmente interessati.

Lo Sportello unico, come è noto, è stato istituito quale punto di accesso unico per il privato per l’acquisizione di titoli edilizi e ufficio incaricato di curare, ove occorra, tutti i rapporti con le altre amministrazioni tenute a pronunciarsi in ordine all’intervento edilizio oggetto della richiesta. Particolare rilievo assume, a fronte delle criticità segnalate nell’attestazione dello stato legittimo, la digitalizzazione degli archivi.

Un altro gruppo di azioni riguarda poi il superamento gli ostacoli burocratici nei settori chiave del Piano di rilancio, come la tutela ambientale e green economy, l’edilizia e rigenerazione urbana, la banda ultra larga e gli appalti. Viene ritenuto di fondamentale importanza rimuovere gli ostacoli burocratici allo sviluppo della rigenerazione urbana sì da consentire significativi interventi sul patrimonio edilizio pubblico e privato esistente ed anche per migliorare le prestazioni energetiche, l’adattamento ai cambiamenti climatici e la sicurezza antisismica degli edifici.

Le misure di semplificazione richieste e fortemente auspicate sono indispensabili per rimettere in moto l’edilizia con conseguenti effetti positivi sull’occupazione, anche di tutto l’indotto, senza aumentare il consumo del suolo e agevolando gli interventi di ristrutturazione, manutenzione straordinariademolizione e ricostruzione, obiettivi, questi ultimi, proprio delle semplificazioni in materia edilizia.

In tal senso, verrà prestata particolare attenzione:

  1. alla predisposizione dello schema di decreto per la presentazione dell’agibilità senza lavori;
  2. all’istruttoria dei nuovi requisiti igienico-sanitari di carattere prestazionale degli edifici attesi da tempo;
  3. alla revisione (ove resa necessaria dalle recenti modifiche normative) e al completamento della modulistica.

Viene stabilito anche lo “sblocco” degli investimenti pubblici, per quanto riguarda gli appalti, un’azione, questa, necessaria alla ripartenza e che presuppone la semplificazione e riduzione dei tempi delle procedure di affidamento e di esecuzione dei contratti.

Il DL Semplificazioni ha introdotto, da un lato, misure permanenti per la riduzione dei tempi di stipula dei contratti e di realizzazione/gestione degli stessi e, dall’altro, misure temporanee finalizzate a imprimere una forte accelerazione agli investimenti nella fase di rilancio.

Perché sia efficace, la semplificazione richiede però azioni di accompagnamento, a sostegno delle stazioni appaltanti, per fare sì che le nuove misure non restino “sulla carta” ma modellino effettivamente ed univocamente i comportamenti amministrativi.

In questa ottica, l’intervento prevede due linee di attività:

  1. il rafforzamento delle attività di help desk con lo scopo di fornire supporto tecnico e giuridico e assistenza di tipo operativo nell’applicazione delle nuove norme alle stazioni appaltanti;
  2. la realizzazione di un percorso finalizzato alla professionalizzazione delle stazioni appaltanti con azioni di formazione a aggiornamento continuo del personale che opera nel settore, anche sotto il profilo del project management.

Rafforzare le competenze e le conoscenze degli operatori pubblici ha un impatto positivo sull’intera filiera economica e sociale di settore del nostro Paese e rappresenta la vera sfida in una prospettiva di sostegno alla crescita economica e al progresso dell’innovazione.