Il DL Ristori accoglie alcune sollecitazioni di Confartigianato

Le Commissioni Bilancio e Finanze del Senato hanno dato il via libera al Dl Ristori nel quale sono stati assorbiti anche i Decreti ristori bis, ter e quater varati dal Governo nell’ultimo mese e mezzo. Il provvedimento contiene molte misure sollecitate da Confartigianato. Tra queste, spicca la proroga a tutto il 2021 dello sgravio contributivo al 100% per le micro imprese fino a 9 addetti che assumeranno giovani con contratto di apprendistato di primo livello per la qualifica e il diploma professionale.

Via libera anche alla detassazione dei contributi, indennità e ogni altra misura a favore di imprese e lavoratori autonomi relativi all’emergenza Covid-19, da chiunque erogati (anche enti locali, Comuni, Camere di Commercio, Regioni).

Alle Regioni viene inoltre destinato un contributo di 110 milioni di euro per ristorare le attività economiche che hanno registrato perdite di fatturato a seguito della pandemia. Si tratta di risorse che verranno ripartite con un decreto del Ministero dell’Economia in base alla proposta delle Regioni da adottarsi entro il 31 gennaio 2021 con i seguenti criteri: nella misura del 50% per le zone rosse; nella misura del 30% per le zone arancioni e nella misura del 20% per le zone gialle.

È stato aumentato di 390 milioni di euro nel 2021 il Fondo per il trasporto pubblico locale: si tratta di risorse potranno essere utilizzate, nel limite di 190 milioni, anche per finanziere servizi aggiuntivi destinati a studenti. Per i servizi aggiuntivi, le regioni e i comuni, nei limiti di 90 milioni di euro (in ogni caso insufficienti a garantire una efficace integrazione dei servizi di TPL) possono anche ricorrere a operatori economici che esercitano il servizio di trasporto di passeggeri su strada nonchè ai titolari di licenza per l’esercizio del servizio di taxi o di autorizzazione per l’esercizio del servizio di noleggio con conducente.

Viene inoltre istituito un fondo da 180 milioni di euro per ridurre, in via transitoria, a tutte le partite IVA e le imprese che rientrano nei codici Ateco del Dl Ristori, le voci della bolletta elettrica relative al trasporto dell’energia e agli oneri di sistema. La misura rinvia a un intervento dell’Arera, per i mesi di novembre e dicembre 2020, per la “riduzione della spesa sostenuta dalle utenze elettriche connesse in bassa tensione diverse dagli usi domestici” con partita IVA attiva al 25 ottobre e che rientrano nei codici Ateco previsti dai decreti.

Nel Dl Ristori è stata inoltre inserita la specifica che la cancellazione della seconda rata dell’IMU per le zone rosse si applica alle zone rosse individuate alla data del 26 novembre 2020 sulla base delle ordinanze adottate ai sensi del DPCM 3 novembre 2020.