Bando Resto al Sud – Novità 2021

Il bando Resto al Sud di Invitalia è un finanziamento, di cui una parte a fondo perduto, nato nel 2017 con lo scopo di incentivare i giovani all’avvio di attività imprenditoriali nel “Mezzogiorno”. Con la legge di Bilancio 2020 Resto al Sud è stato pesantemente modificato, allargando la possibilità di parteciparvi a professionisti e alla fascia 35 / 45 anni. Vediamo cos’è, requisiti e come parteciparvi.

Il Bando è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dagli under 46 con una dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro. Dal mese di novembre 2019 i finanziamenti sono stati estesi anche alle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.

Il bando finanzia l’avvio di progetti imprenditoriali con un programma di spesa massimo di 200 mila euro. Ogni soggetto può ricevere un finanziamento a fondo perduto massimo di 50 mila euro.

Resto al Sud è promosso dal Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno e Invitalia ne è soggetto gestore. Si tratta di un incentivo a «sportello»: le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.

Soggetti interessati:

  • sono residenti in Abruzzo e nelle aree del cratere 2016-2017 (Lazio, Marche e Umbria);
  • trasferiscono la residenza nelle suddette regioni entro 60 giorni dall’esito positivo;
  • non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento, o che intendono concludere prima dell’avvio della nuova attività;
  • non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
  • non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’auto-imprenditorialità nell’ultimo triennio.

Chi può presentare richiesta di finanziamento:

  • le società (i soci che non rispettano i requisiti non devono superare 1/3 della compagine sociale e non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti), anche cooperative;
  • le ditte individuali costituite dopo il 21 giugno 2017;
  • le imprese costituende: la costituzione deve avvenire entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dall’esito positivo della valutazione;
  • I liberi professionisti (in forma sociale o individuale) che non risultano titolari di partita IVA, nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.

Categorie aziendali che  possono accedere a Resto al sud:

  • produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
  • fornitura di servizi alle imprese e alle persone (ristorazione e bar, estetica, servizi medici e sanitari, formazione);
  • turismo;
  • attività libero professionali.

Sono escluse le attività agricole e il commercio.

Interventi ammissibili:

  • ristrutturazione, adeguamento alle esigenze produttive/organizzative dell’attività proposte o manutenzione straordinaria di beni immobili (max 30% del programma di spesa);
  • acquisto di impianti, macchinari, attrezzature nuovi;
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
  • spese di gestione:  materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, di leasing e garanzie assicurative (ammissibili nel limite max 20% del programma di spesa).

Il finanziamento max per le imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente è stato elevato ad € 60.000,00.

In caso di società costituita o da costituirsi € 50.000,00 per ciascun socio fino ad un max di € 200.000,00.

Agevolazioni

Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così ripartite:

contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento complessivo;

finanziamento bancario pari al 50% dell’investimento complessivo a tasso zero (gli interessi sono interamente a carico di Invitalia) da rimborsare in 8 anni e i primi 2 in pre-ammortamento.