- 13 Aprile 2021
- Posted by: Luisella D'Alessandro
- Categoria: News
Fino al 4 giugno i Comuni con popolazione superiore ai 15.000 abitanti non capoluogo di provincia e i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana potranno fare richiesta di contributi, per il triennio 2021-2023, per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale. Con il decreto del 2 aprile del Ministero dell’Interno sono state approvate le modalità, nonché il modello di presentazione informatizzato, con il quale i Comuni possono fare domanda per i contributi per investimenti in progetti di rigenerazione urbana , in attuazione del DPCM del 21 gennaio 2021 (G. U. n. 56 del 6 marzo 2021).
Ciascun comune può fare richiesta di contributo per uno o più interventi nel limite massimo di:
a) 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti;
b) 10.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti;
c) 20.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.
Il contributo in questione può essere richiesto solo per la realizzazione di singole opere pubbliche o insiemi coordinati di interventi pubblici anche ricompresi nell’elenco delle opere incompiute, volti a ridurre i fenomeni di marginalizzazione, degrado sociale e a migliorare la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale attraverso interventi rientranti nelle seguenti finalità:
a) manutenzione per il riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti pubbliche per finalità di interesse pubblico, anche compresa la demolizione di opere abusive realizzate da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruire e la sistemazione delle pertinenti aree;
b) miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche mediante interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi sociali e culturali, educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive;
c) mobilità sostenibile.
Inoltre, ai sensi dell’art. 3 punto 2 del richiamato DPCM, le richieste possono essere finalizzate, oltre che per la realizzazione dell’opera, anche per le relative spese di progettazione esecutiva qualora siano comprese nel quadro economico dell’opera che si intende realizzare. In tali casi nella domanda deve essere indicato, con separata evidenza, l’importo richiesto per i lavori e quello richiesto per la progettazione corrispondenti alle relative voci del quadro economico dell’opera.
Per la validità della comunicazione, i comuni entro il termine, a pena di decadenza, delle ore 23:59 del 4 giugno 2021, trasmettono l’istanza, esclusivamente con modalità telematica tramite la nuova Piattaforma di Gestione delle Linee di Finanziamento (GLF), integrata nel sistema di Monitoraggio delle Opere Pubbliche (MOP). Ai fini dell’ammissibilità al contributo, le richieste devono indicare il CUP dell’opera valido e correttamente individuato in relazione all’opera per la quale viene richiesto il contributo e devono essere coerenti con le finalità individuate dal DPCM.
Infine, le domande devono riferirsi ad opere pubbliche inserite nella programmazione annuale o triennale degli enti locali e che rientrano nello strumento urbanistico comunale comunque denominato approvato e vigente nell’ambito territoriale del comune.
Considerato che per affidamento dei lavori si intende la data di stipulazione del relativo contratto, l’ente beneficiario del contributo sarà poi tenuto ad affidare i lavori entro entro quindici mesi per le opere il cui costo è compreso tra 750.001 euro e 2.500.000 euro; per le opere il cui costo è superiore l’affidamento dei lavori deve avvenire entro venti mesi.
Aggiornamento del 09/04/2021: Il Decreto del Ministero dell’Interno 2 aprile 2021 è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 84 dell’8 aprile 2021.