- 20 Dicembre 2019
- Posted by: Daniele Di Marzio
- Categories: Formazione, Lavoro, News
L’analisi dei dati trimestrali sul mercato del lavoro pubblicati la scorsa settimana si evidenzia che il tasso di disoccupazione negli ultimi quattro trimestri scende di 0,3 punti percentuali, combinazione di una riduzione di 2,8 punti del tasso di disoccupazione degli under 30 e della crescita di 0,1 punti per le persone con 30 anni ed oltre. Al terzo trimestre 2019 il tasso di disoccupazione under 30 è sceso al 20,1%, un livello che non si registrava dalla fine del 2011.
Il buon andamento del mercato del lavoro giovanile è sostenuto dalla crescita delle assunzioni in apprendistatoche rimane superiore a quella delle assunzioni a tempo indeterminato di giovani fino a 29 anni, In relazione a questo importante istituto, che rappresenta uno strumento di ingresso qualificato nel mondo del lavoro, va ricordata l’approvazione da parte della Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento sollecitato dalla Confartigianato che reintroduce per il 2020 lo sgravio contributivo totale per i primi tre anni di contratto per le assunzioni in apprendistato di primo livello (riguardante i minori) effettuate da imprese fino a 9 dipendenti, e che ha trovato conferma nel testo della legge di bilancio attualmente all’esame della Camera dei Deputati.
L’analisi dei dati sui flussi del mercato del lavoro nel settore privato mostrano che negli ultimi 12 mesi, che vanno da ottobre 2018 a settembre 2019, le nuove assunzioni in apprendistato di giovani under 30 sono 317.696: attraverso questo importante canale entrano nel mondo del lavoro 1.261 giovani per ogni giorno lavorativo. Le assunzioni degli apprendisti superano del 9,9% (28.534 unità in più) le 289.162 nuove assunzioni di giovani a tempo indeterminato.
L’analisi dei valori annualizzati del saldo tra assunzioni e cessazioni degli under 30 evidenzia che l’apprendistato è in campo positivo sin dall’inizio delle rilevazioni a fine 2014 ed ha toccato a luglio 2019 il massimo di +144.504 unità valore non lontano dal +143.438 unità di settembre 2019; il saldo relativa al tempo indeterminato è tornato in campo positivo a dicembre 2018, per attestarsi sul +7.070 a settembre 2019. Negli ultimi 12 mesi i giovani vengono soprattutto assunti con contratto a termine (41,3%); seguono le altre tipologie di contratto con il 36,2% – composizione di 14,1% di somministrazione, di 11,8% intermittente e di 10,3% di stagionale -, mentre l’apprendistato rappresenta un nuovo rapporto attivato su dieci (11,8%) per giovani under 30 e supera la quota del 10,7% del lavoro a tempo indeterminato.
In chiave territoriale la maggiore propensione all’utilizzo dell’apprendistato si registra in Umbria dove negli ultimi 12 mesi si contano 18,2 nuovi rapporti di apprendistato ogni cento nuovi rapporti attivati per under 30; seguono il Piemonte con il 15,5%, il Veneto con il 15,1%, la Toscana con il 14,9% e le Marche con il 14,3%. All’opposto si osserva le propensioni più basse si rilevano in quattro delle otto regioni del Mezzogiorno: Sardegna con il 3,9%, Molise con il 6,6%, Abruzzo con il 7,4% e Basilicata con il 7,9%.
La dinamica delle assunzioni dei giovani under 30 nei primi 9 mesi del 2019 mostra una maggior crescita per l’apprendistato che segna un +5,1% su base annua mentre gli ingressi a tempo indeterminato si fermano sul +1,4%. Tra le regioni che maggiormente utilizzano l’apprendistato si registra una buona performance per Piemonte (+6,8%), Umbria (+6,3%), Lombardia (+6,3%) e Liguria (+6%). Al più basso utilizzo dell’apprendistato nel Mezzogiorno fa fronte il maggiore dinamismo delle assunzioni, in salita del 12%, con performance più marcate per Basilicata, Sicilia e Campania.