- 13 Gennaio 2021
- Posted by: Luisella D'Alessandro
- Categoria: News
Il bando Resto al Sud di Invitalia è un finanziamento, di cui una parte a fondo perduto, nato nel 2017 con lo scopo di incentivare i giovani all’avvio di attività imprenditoriali nel “Mezzogiorno”. Con la legge di Bilancio 2020 Resto al Sud è stato pesantemente modificato, allargando la possibilità di parteciparvi a professionisti e alla fascia 35 / 45 anni. Vediamo cos’è, requisiti e come parteciparvi.
Il Bando è l’incentivo che sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali avviate dagli under 46 con una dotazione finanziaria complessiva di 1.250 milioni di euro. Dal mese di novembre 2019 i finanziamenti sono stati estesi anche alle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017.
Il bando finanzia l’avvio di progetti imprenditoriali con un programma di spesa massimo di 200 mila euro. Ogni soggetto può ricevere un finanziamento a fondo perduto massimo di 50 mila euro.
Resto al Sud è promosso dal Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno e Invitalia ne è soggetto gestore. Si tratta di un incentivo a «sportello»: le domande vengono esaminate senza graduatorie in base all’ordine cronologico di arrivo.
Soggetti interessati:
- sono residenti in Abruzzo e nelle aree del cratere 2016-2017 (Lazio, Marche e Umbria);
- trasferiscono la residenza nelle suddette regioni entro 60 giorni dall’esito positivo;
- non hanno un rapporto di lavoro a tempo indeterminato e si impegnano a non averlo per tutta la durata del finanziamento, o che intendono concludere prima dell’avvio della nuova attività;
- non sono già titolari di altra attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017;
- non hanno ricevuto altre agevolazioni nazionali per l’auto-imprenditorialità nell’ultimo triennio.
Chi può presentare richiesta di finanziamento:
- le società (i soci che non rispettano i requisiti non devono superare 1/3 della compagine sociale e non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti), anche cooperative;
- le ditte individuali costituite dopo il 21 giugno 2017;
- le imprese costituende: la costituzione deve avvenire entro 60 giorni (o 120 se residenti all’estero) dall’esito positivo della valutazione;
- I liberi professionisti (in forma sociale o individuale) che non risultano titolari di partita IVA, nei dodici mesi antecedenti alla presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella per cui chiedono le agevolazioni.
Categorie aziendali che possono accedere a Resto al sud:
- produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura;
- fornitura di servizi alle imprese e alle persone (ristorazione e bar, estetica, servizi medici e sanitari, formazione);
- turismo;
- attività libero professionali.
Sono escluse le attività agricole e il commercio.
Interventi ammissibili:
- ristrutturazione, adeguamento alle esigenze produttive/organizzative dell’attività proposte o manutenzione straordinaria di beni immobili (max 30% del programma di spesa);
- acquisto di impianti, macchinari, attrezzature nuovi;
- programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione;
- spese di gestione: materie prime, materiali di consumo, utenze, canoni di locazione, di leasing e garanzie assicurative (ammissibili nel limite max 20% del programma di spesa).
Il finanziamento max per le imprese esercitate in forma individuale, con un solo soggetto proponente è stato elevato ad € 60.000,00.
In caso di società costituita o da costituirsi € 50.000,00 per ciascun socio fino ad un max di € 200.000,00.
Agevolazioni
Le agevolazioni coprono il 100% delle spese ammissibili e sono così ripartite:
– contributo a fondo perduto pari al 50% dell’investimento complessivo;
– finanziamento bancario pari al 50% dell’investimento complessivo a tasso zero (gli interessi sono interamente a carico di Invitalia) da rimborsare in 8 anni e i primi 2 in pre-ammortamento.