- 4 Febbraio 2016
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Marcia indietro della Corte di Cassazione, il regolamento del condominio può vietare l’apertura di un Bed and Breakfast: la sentenza ed il confronto con il precedente orientamento.
I Bed & Breakfast non possono essere aperti in un condominio senza l’autorizzazione dell’assemblea condominiale: è il nuovo orientamento della giurisprudenza, espresso dalla Seconda sezione civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 109/2016.
In sostanza il condominio può imporre una regola a tutela del decoro e della tranquillità dell’edificio che vieti l’apertura di un’attività di B&B.
Ricordiamo che non molto tempo fa, la stessa Corte di Cassazione aveva dato, con la sentenza n. 24707/2014, il via libera alla possibilità per i condomini di ospitare a pagamento soggetti terzi, stabilendo che l’attività di affittacamere o B&B non comportasse un mutamento di destinazione d’uso delle unità immobiliari, che quindi rimaneva di tipo abitativo. Ora però i giudici sembrano aver cambiato orientamento stabilendo che tale tipo di attività deve invece essere considerata assolutamente contrapposta alle finalità abitative dell’immobile.
Il caso in esame riguardava una S.r.l. che aveva adibito il proprio appartamento sito in condominio ad attività di affittacamere, nonostante il regolamento condominiale prevedesse che i singoli appartamenti potessero essere adibiti esclusivamente ad uso di abitazione privata o come ufficio privato professionale. Il condominio aveva contestato alla S.r.l. l’esercizio di un’attività alberghiera, vietata dal regolamento.
Sia i giudici di merito che la Corte di Cassazione hanno dato ragione al condominio, nonostante in precedenza altri condomini avessero destinato gli appartamenti ad attività commerciali. La Corte di Cassazione ha infatti ritenuto irrilevante la condotta tenuta in passato da altri condomini poiché essa non ha alcuna influenza sull’interpretazione del regolamento condominiale.
Fonte: PMI