- 19 Gennaio 2021
- Posted by: Luisella D'Alessandro
- Categoria: News
Roberto Borgogno, Presidente di Confartigianato Restauro, ha espresso preoccupazione per l’assenza della figura del restauratore tra il personale che il Ministero intende inserire nelle strutture periferiche del MIBACT, a parziale copertura delle carenze di organico. Queste le sue parole: “i restauratori di beni culturali sono inspiegabilmente dimenticati nel bando, datato 29 dicembre, del Ministero dei Beni Culturali di selezione per il conferimento di incarichi di collaborazione”.
Borgogno ha inoltre sottolineato come, il ruolo del restauratore di beni culturali sia strategico per il potenziamento della capacità operativa del Ministero, che nei prossimi anni dovrà essere attore di uno straordinario sforzo collettivo per la ripresa del Paese dalle conseguenze economiche e sociali dell’emergenza pandemica.
Non si comprende, quindi, come questa dimenticanza possa conciliarsi con tale obiettivo, con i provvedimenti del Ministero sull’attività dei restauratori e con le nuove e straordinarie sfide che si apriranno con il Recovery Plan.
Confartigianato Restauro, in stretta collaborazione con le altre Associazioni di settore, sta predisponendo un’azione congiunta nei confronti del Ministero e degli uffici competenti che sovrintendono alla definizione dell’organico affinché sia compreso nel bando un adeguato numero di figure con qualifica di restauratore di beni culturali, nel rispetto della normativa vigente. Viene contemporaneamente richiesto, inoltre, che nei prossimi provvedimenti venga riconosciuto il ruolo che i restauratori di beni culturali svolgono ogni giorno e su tutto il territorio nazionale, non solo come liberi professionisti ma anche in forma di imprese, protagonisti della manutenzione e conservazione del patrimonio culturale nazionale.