- 30 Ottobre 2015
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- Categories: Edilizia, News
Dopo il varo da parte del Consiglio dei Ministri, il 26 ottobre il testo del disegno di legge di Stabilità è stato trasmesso al Senato, dove ora inizia l’iter parlamentare per la conversione in legge. Diverse le misure di impatto per il settore dell’edilizia: dalla conferma delle agevolazioni rafforzate per recupero edilizio, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici, all’abolizione della Tasi per la “prima casa”, dalla riduzione dell’aliquota Tasi all’1 per mille per il “magazzino” delle imprese edili all’abolizione del Patto di stabilità interno nei Comuni.
Nel dettaglio, l’articolo 4 del disegno di legge prevede la cancellazione della Tasi sulla prima casa: una misura importante, finalizzata a creare un clima di fiducia nel mercato immobiliare e a favorire le compravendite, sostenendo così il comparto delle costruzioni. Abolita la Tasi anche per l’inquilino che detiene un immobile adibito ad abitazione principale. Viene inoltre disposta l’esenzione dell’IMU per i terreni agricoli assoluta dei terreni posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali. Sulle case di “lusso” accatastate nelle categorie A/1 («case signorili»), A/8(«ville») e A/9 («castelli») si continuerà invece a pagare l’Imu.
Niente abolizione, più volte chiesta da ANAEPA-Confartigianato Edilizia e dalle altre associazioni di categoria, per l’Imu sugli dalle imprese costruttrici; è stata invece introdotta un’aliquota agevolata all’1 per mille e viene riconosciuta ai Comuni la facoltà di aumentareta le aliquota sino allo 0,25 per cento.
All’articolo 6 è contenuta la proroga fino al 31 dicembre 2016 sia del bonus del 50% per le ristrutturazioni (limite massimo di spesa di 96.000 euro) che dell’ecobonus 65% per ilmiglioramento energetico degli edifici (stesso tetto di spesa). Tra gli interventi di ristrutturazione edilizia, rientrano anche quelli di bonifica dall’amianto e per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore a A+) con la novità che la detrazione “mobili” sarà utilizzabile (dalle coppie sposate o conviventi da tre anni) anche solo per l’acquisto di mobili (fino a 8mila euro di spesa) per arredare le prime case.
Esteso invece lo sgravio del 65% agli istituti autonomi case popolari (IACP) per le spese sostenute dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, per interventi “realizzati su immobili di loro proprietà adibiti ad edilizia residenziale pubblica”.
Una rivelante novità, auspicata da molto tempo dall’ANAEPA, è l’abolizione, all’art. 35 del Ddl, dei vincoli del Patto di stabilità interno, che negli anni ha congelato gli investimenti per nuove opere pubbliche anche nei casi in cui i Comuni disponevano delle risorse. Gli Enti Locali beneficiari dell’esclusione e l’importo dell’esclusione stessa sono individuati, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, da emanare entro il 30 marzo 2016.