- 13 Novembre 2014
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Con il decreto legislativo in materia di semplificazione fiscale, approvato il 30 ottobre scorso in Consiglio dei Ministri, arriva una novità fortemente attesa dalle imprese dell’edilizia e accolta con soddisfazione da Anaepa-Confartigianato: si tratta dell’abrogazione della responsabilità solidale negli appalti pubblici dell’appaltatore con il subappaltatore, nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto, prevista dai commi da 28 a 28-ter dell’art. 35 del Dl 223/2006 (L. 248/2006).
La misura contenute nel Dl Semplificazioni, da tempo sollecitata da associazioni di categoria e operatori del settore, riguarda il versamento all’Erario delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente dovute dal subappaltatore, nei casi in cui quest’ultimo non fornisca la documentazione circa la correttezza del versamento, in relazione alle prestazioni effettuate nell’ambito del rapporto di subappalto.
Il decreto, di cui si attende ora la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per l’entrata in vigore, abolisce anche la sanzione da 5 mila a 200 mila euro a carico del committente nel caso in cui effettua il pagamento del corrispettivo all’appaltatore senza che abbia ottenuto una idonea documentazione sulla correttezza dei versamenti delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente da parte dell’appaltatore e del subappaltatore.
Come è noto l’art. 50 del DL n. 69/2013 aveva già semplificato la disciplina della responsabilità solidale eliminando la responsabilità passiva Iva nei contratti di appalto per i pagamenti effettuati dal 22 giugno 2013. Resta tuttavia in vigore la solidarietà retributiva e contributiva tra committente, appaltatore e subappaltatori.
Si attendono ora i chiarimenti dall’Agenzia delle Entrate al fine di far luce in merito alle violazioni già compiute dagli operatori e non ancora definitivamente accertate al momento dell’entrata in vigore di tale ultimo Decreto semplificazioni. Anaepa-Confartigianato Edilizia ha accolto con soddisfazione l’eliminazione della responsabilità solidale negli appalti, considerata inefficace contro l’evasione fiscale e troppo gravosa per le imprese.