- 18 Marzo 2014
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Meno adempimenti per le imprese interessate a concorrere ad appalti pubblici. Nel decreto legge sul lavoro varato il 12 marzo scorso dal Governo, sono contenute diverse misure di semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese, tra cui una delle più rilevanti è la “smaterializzazione” del documento di regolarità contributiva (DURC).
Superando l’attuale sistema che impone ripetuti aggravi burocratici alle imprese, l’art. 4 del decreto dispone che la regolarità delle imprese in materia di versamenti di contributi previdenziali e assistenziali dovrà essere verificata «con modalità esclusivamente telematiche e in tempo reale» dalla stazione appaltante, o da chi effettua il controllo, rivolgendosi in via telematica alle banche dati degli enti in possesso delle informazioni ovveroINAIL, INPS o Casse Edili. Per dare un’idea della rilevanza del provvedimento, si ricorda che nel 2013 i DURC presentati sono stati circa 5 milioni.
Nel testo viene ribadito che, dalla data di acquisizione, il certificato ha una validità di 120 giorni (in base a quanto già previsto dal Decreto fare, Dl 69/2013). La misura diventerà operativa entro 60 giorni con un provvedimento attuativo da parte del ministero del Lavoro e “dalla stessa data sono inoltre abrogate tutte le disposizione di legge incompatibili con i contenuti del presente articolo” (comma 2 dell’articolo 4). Tra queste rientrano le norme del codice appalti che prevedono la verifica dei requisiti delle imprese «esclusivamente» tramite l’AVCPass e viene dunque cancellato anche l’obbligo di richiedere il Durc tramite la banca dati dell’Autorità, che dovrebbe entrare a regime dal 1° luglio.