- 29 Maggio 2015
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Il Parlamento europeo ha votato sì all’introduzione obbligatoria del nuovo dispositivo “eCall” a bordo veicolo. L’europarlamentare Dorfmann ci spiega cos’è e quali vantaggi apporterà.
Il Parlamento europeo ha votato a favore dell’introduzione a bordo veicolo del dispositivo eCall che, allertando i soccorsi in caso di incidente stradale, potrà salvare molte vite sulle strade europee.
Herbert Dorfmann, europarlamentare del Partito popolare europeo, presenta l’eCall e auspica che lo strumento, obbligatorio per autovetture e veicoli commerciali leggeri, sia esteso anche ai mezzi pesanti per il trasporto di merci e persone:
“Nel 2014 gli incidenti stradali nell’Unione europea sono costati la vita a circa 25.700 persone. La riduzione delle morti sulle strade è una priorità del Parlamento europeo ed è per questo che abbiamo approvato in Aula a Strasburgo un progetto di regolamento sui dispositivi eCall, in grado di allertare automaticamente i servizi di soccorso in caso di incidente stradale.
Questo voto rappresenta la tappa conclusiva di un percorso che ha impegnato le istituzioni europee per più di dieci anni e che ha portato all’introduzione dell’obbligo per tutti i nuovi modelli di autovetture e veicoli commerciali leggeri di essere equipaggiati con il sistema eCall entro il 31 marzo 2018.
Si stima che il salvavita eCall permetterà di accelerare l’arrivo dei soccorsi nelle zone urbane del 40% e nelle zone rurali del 50%, salvando così circa 2.500 vite l’anno e riducendo il numero dei feriti gravi del 10-15%.
In caso di incidente grave, infatti, i dispositivi eCall trasmetteranno in maniera automatica una chiamata al numero di emergenza, che fornirà ai servizi di soccorso le informazioni relative a tipo di veicolo, combustibile utilizzato, momento dell’incidente, posizione esatta e numero di passeggeri. Dato che la chiamata verrà inviata automaticamente al numero di emergenza europeo 112, è ancora più urgente che anche l´Italia introduca finalmente questo numero e si adatti così dopo anni di inerzia alla legislazione europea.
Il nuovo sistema di intervento non contribuirà solo a salvare più vite, ma consentirà anche di liberare più rapidamente la scena di un incidente, riducendo il rischio di ulteriori sinistri, limitando i tempi di congestione del traffico e migliorando l’efficacia dei trasporti su strada in Europa.
In Parlamento europeo abbiamo prestato molta attenzione anche agli aspetti legati alla tutela della privacy. In tal senso, ci siamo impegnati a rafforzare le misure previste dal progetto legislativo, introducendo una serie di clausole che vietano l’impiego delle informazioni raccolte per fini diversi da quello del soccorso e che impediscono di tracciare il sistema di bordo prima dell’incidente.
L’introduzione dell’eCall rappresenta un importante traguardo, in quanto contribuirà in maniera significativa a migliorare la sicurezza sulle strade europee.
Tuttavia, questo sistema potrà esprimere tutto il suo potenziale solo se sarà esteso ad altre categorie di veicoli. In Parlamento europeo abbiamo già cominciato a lavorare in questa direzione, inserendo nel progetto di regolamento votato, l’obbligo per la Commissione di valutare, nei tre anni successivi alla primavera 2018, l’eventuale estensione dei dispositivi eCall a veicoli come autobus, pullman e camion“.
Fonte: Trasportonotizie