Fabrizio Campaioli nuovo presidente Fedart Fidi

Fabrizio Campaioli è il nuovo Presidente di Fedart Fidi, la Federazione Unitaria dei Consorzi e delle Cooperative di garanzia fidi costituita da Confartigianato, Cna e Casartigiani. 

Campaioli è Vice Presidente di Confartigianato Toscanacomponente di Giunta di Confartigianato Imprese Prato e Presidente di Artigiancredito ed è stato eletto alla guida di Fedart Fidi il 14 novembre dall’Assemblea della Federazione che ha concluso i lavori della Convention nazionale dal titolo ‘Punti di riferimento. Il Sistema per esserci’.
Dalla Convention sono emersi con chiarezza gli indirizzi che nei prossimi anni orienteranno lo sviluppo e l’operatività dei Confidi.


Nuovo statuto, governance, servizi e modelli per essere, in questo momento di emergenza straordinaria, al fianco delle micro e piccole imprese italiane: oggi al sistema dei Confidi è richiesto uno sforzo straordinario per facilitare l’accesso al credito delle imprese minori e affiancarle nel delicato passaggio dagli attuali interventi straordinari alle regole ordinarie.


Campaioli ha dichiarato: “Ringrazio tutti i Confidi associati per la fiducia che mi hanno accordato. Oggi le micro e piccole imprese ci chiedono di tornare a occupare una posizione centrale nella complessiva filiera del credito e della garanzia. Occorre definire un nuovo ruolo per i Confidi nella prossimità e nell’aggiuntività. Il contributo del nostro sistema sarà determinante per sostenere le mPI nel ritorno alle regole ordinarie. Dobbiamo farci trovare pronti: su questa sfida si concentra l’impegno della nuova governance”.

Tra le linee prioritarie emerse dalla Convention, sulle quali lavorerà il nuovo gruppo dirigente, prima di tutto c’è attuare la norma che prevede di iscrivere nel patrimonio i fondi pubblici. Tra le altre priorità in agenda ci sono l’innovazione e la diversificazione dei prodotti; i servizi integrativi alla garanzia mutualistica; un più ampio accesso delle mPI al Fondo per le PMI in controgaranzia; l’assistenza e la consulenza finanziaria, tra cui nella rinegoziazione dei debiti; la digitalizzazione. Va inoltre ripresa e potenziata la collaborazione con le banche ampliandola a progetti innovativi, efficientamento dei processi, strumenti integrativi e complementari al credito bancario”.


Il Presidente di Confartigianato Imprese, Merletti, ha evidenziato che, in questa fase complessa, i Confidi sono stati tra i pochi punti di riferimento per artigiani e piccoli imprenditori, dando prova del loro ruolo strategico di supporto all’economia in una concezione mutualistica unica. L’auspicio è che il sistema si riconfermi un punto di riferimento insostituibile per le mPI. 

È stato inoltre evidenziato come, oggi, i Confidi debbano avere il coraggio di evolvere verso un nuovo modello e un nuovo ruolo per fornire le migliori risposte alle imprese e che le misure di sostegno pubblico di questi mesi abbiano spostato in avanti, ma non annullato, il rischio per le mPI di uscire dal mercato. Il ritorno alla normalità va definito fin da subito, con la massima attenzione e con l’impegno di tutti. E i Confidi avranno una funzione nel sostenere le mPI e nel contribuire alla crescita del Paese. È stata altresì auspicata in tal senso una maggiore cooperazione tra Istituzioni, banche e Confidi per accompagnare la ripresa economica, riaffermando l’interesse del sistema bancario a collaborare con i Confidi a partire da alcune aree prioritarie di reciproco interesse. In un contesto incerto e in fase di transizione verso una “nuova normalità”, i Confidi saranno centrali nell’affiancare le mPI nella garanzia e in nuovi ambiti di operatività.

I Confidi devono evolvere verso un nuovo modello che sia partner delle mPI nell’accesso al credito e in una accezione più ampia di finanza d’impresa. Sono i confidi stessi, come emerge dalla ricerca Fedart, a vedere le prospettive di sviluppo fondate su questi pilastri. Nella delicata fase della transizione verso il ritorno al funzionamento ordinario del mercato, i Confidi saranno di nuovo utili per accompagnare le mPI ma dovranno irrobustirsi nelle aree già presidiate e sviluppare competenze in nuovi ambiti operativi.