- 21 Marzo 2021
- Posted by: Luisella D'Alessandro
- Categoria: News
“Il Recovery Plan deve investire sulla fiducia nella ripresa che i giovani hanno espresso nella survey Focus IMPatto Giovani. Il futuro dell’Italia si gioca sulla capacità di consentire alle nuove generazioni di esprimere talento e spirito d’iniziativa imprenditoriale“.
Lo ha sottolineato Davide Peli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato, il Movimento che rappresenta 65.030 imprenditori under 40, intervenuto oggi alla presentazione di IMPatto Giovani, il progetto che riunisce 13 Organizzazioni di rappresentanza e che ha messo a fuoco la percezione e le aspettative del mondo produttivo giovanile sul futuro dell’economia.
“Le risposte della survey – ha detto il Presidente Peli – mostrano la forte volontà dei giovani imprenditori, manager e professionisti di reagire alla crisi, ma anche la loro richiesta di precise condizioni per poter investire sulle proprie attività e creare occupazione. Su queste aspettative deve fare leva il PNRR, mettendo al centro il ruolo dei giovani per costruire una nuova stagione di sviluppo economico e sociale. Dalle buone intenzioni bisogna passare ai fatti, ai progetti concretamente realizzabili“.
“Servono – ha spiegato Davide Peli – misure per facilitare la creazione e la trasmissione d’impresa con l’obiettivo di preservare e valorizzare il patrimonio di eccellenza manifatturiera made in Italy delle nostre aziende. Per fare questo sono necessari anche interventi a sostegno degli investimenti in innovazione e digitalizzazione”. “La propensione ad assumere dichiarata dai giovani nella survey – ha aggiunto – impone nuove scelte anche in materia di formazione professionale e tecnica per colmare l’attuale profondo gap tra scuola e mondo del lavoro. Servono competenze all’altezza delle nuove sfide tecnologiche e della richiesta di manodopera qualificata e specializzata da parte delle nostre aziende. Meno fisco, zero burocrazia, riduzione del costo del lavoro sono altre condizioni indispensabili per sostenere le nuove leve imprenditoriali e per favorire l’ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. C’è molto da fare e da cambiare. Ma è una sfida che non si può perdere perchè ne va del futuro del nostro Paese. I giovani sono pronti a costruirlo e IMPatto Giovani è al loro fianco, come ‘laboratorio’ di confronto e ‘attore’ di proposte nei confronti degli interlocutori istituzionali”.
Dalla survey “Focus IMPatto Giovani”, dedicata alla percezione per il 2021 di imprenditori, manager e professionisti under 40 sull’economia, sul lavoro e sul tessuto produttivo emerge fiducia nella ripresa, grazie alle capacità individuali ma anche al valore aggiunto di fare squadra, sia a livello generazionale che professionale.
Per la maggioranza degli intervistati, nonostante la grave crisi, la percezione del futuro resta positiva: per il 74,4% è molto positiva e per il 16,5% è «abbastanza positiva». Il dato è confermato da due fattori: il 40% degli imprenditori prevede di assumere e il 46,6% ha in programma di investire nel corso dell’anno. Nel 44,4% dei casi, nel corso del 2021, le imprese prevedono di accedere alla misura che azzera i contributi per chi assume le donne mentre una percentuale più alta, il 62%, utilizzerà lo sgravio per l’assunzione dei giovani under 35.
Questi risultati, tuttavia, sono condizionati da fattori esterni e interni: «la risoluzione dell’attuale pandemia» incide per il 48,7% degli intervistati, mentre per il 40,4% è l’alleanza strategica tra imprenditori, professionisti e manager» a fare la differenza.
E se per il 2021, pur facendo leva sui propri sforzi, nel complesso la percezione degli under 40 appare positiva, la survey rileva grande preoccupazione sul Sistema Paese nel suo complesso: il 71,9% degli intervistati prevede che sarà un anno difficile per l’Italia.
Tra i fattori che determinano questo sentiment negativo c’è l’eccesso di burocrazia (62,8%), la crisi economica (57,9%) e le conseguenze della pandemia sul tessuto sociale (46,9%), mentre per il 45,8% l’instabilità/conflittualità politica è in cima ai problemi da superare.
Secondo gli under 40 le priorità delle aziende per ripartire sono formazione, digitalizzazione e innovazione. Ma saranno necessari interventi a tutto campo come la riduzione fiscale (55,1%), lo snellimento della burocrazia (45,8%) e un’azione decisa sull’istruzione e la formazione (37,4%). Per quanto riguarda il Programma Next Generation EU, sono state individuate principalmente tre aree d’intervento su cui concentrare le risorse europee: la riduzione del costo del lavoro per il 53,8%, la sanità per il 37,9%, l’efficienza energetica e il digitale per il 37%.
Le associazioni che partecipano al progetto IMPatto Giovani sono: Giovani Imprenditori Confindustria; Giovani Imprenditori SMI – Sistema Moda Italia; Confartigianato Giovani Imprenditori; Giovani Ance – Associazione Nazionale Costruttori Edili; AIGA – Associazione Italiana Giovani Avvocati; Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili; Federmanager Giovani; Giovani di Confagricoltura – ANGA; Gruppo Giovani – FederlegnoArredo; Gruppo Giovani Imprenditori Confapi; AIOP Giovani – Associazione Italiana Ospedalità Privata; Associazione Classi Dirigenti delle Pubbliche Amministrazioni; Giovani Imprenditori – Federalimentare.
All’evento di IMPatto Giovani è intervenuto il Ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini il quale ha sottolineato: “La crisi pandemica oltre a farci realizzare l’interconnessione tra i fenomeni ha reso evidente la necessità di accelerare verso un nuovo modello di sviluppo, che sia sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale. Le imprese che hanno avviato politiche di sviluppo sostenibile, oltre ad averne guadagnato in termini di produttività, come ha evidenziato l’Istat, sono state le più resilienti, hanno resistito e reagito meglio allo shock e sapranno sfruttare le opportunità di ripresa. I giovani imprenditori hanno nelle mani il futuro del Paese, la responsabilità di cambiare verso il nuovo paradigma, quello che l’Europa ci chiede per sfruttare al meglio le risorse che mette a disposizione. Il Ministero che guido sostiene con convinzione questa nuova visione verso la quale orienterà le risorse del Next Generation Eu, così come gli altri fondi europei e nazionali, in linea con il cambio del nome del Dicastero”.
“I risultati dell’indagine – ha aggiunto il Ministro – mostrano come tanti imprenditori giovani abbiano ben chiari quali possano essere i fattori di successo. Bisogna riuscire a liberare questa energia. Cosa non facile in Italia, perché abbiamo più difficoltà, resistenze, e lacci e lacciuoli e abbiamo investito poco negli ultimi 20 anni sul futuro di questo paese in termini di istruzione, educazione e supporto”. Giovannini ha quindi riproposto un’idea che risale alla sua precedente esperienza di governo, di istituire un’onorificenza per i giovani imprenditori. Credo che quell’idea sia ancora più rilevante nel contesto in cui siamo adesso. E questa distinzione tra lavoro dipendente e indipendente – ha aggiunto – forse nel 21esimo secolo è veramente un po’ anacronistica”.
Quanto alle infrastrutture, Giovannini ha detto che „vanno pensate non solo rispetto ai rischi sismici ma anche “ai rischi derivanti dal cambiamento climatico. Per questo stiamo installando una commissione guidata dal professor Carlo Carraro dell’Università di Venezia con esperti internazionali e nazionali per affrontare queste tematiche, perché non possiamo sbagliare e rischiare di investire in infrastrutture che non siano progettate già pensando a come la crisi climatica colpirà”.