Fondo per pmi vittime di mancati pagamenti, dal 3 marzo le domande

Sarà Invitalia ad affiancare il MISE nella gestione del “Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti”.

Istituito dalla legge di stabilità 2016, il Fondo è destinato alle Piccole e medie imprese­­­­­ (PMI) in potenziale crisi di liquidità per mancati pagamenti da parte di aziende debitrici imputate per reati di estorsione, truffa, insolvenza fraudolenta e false comunicazioni sociali.

Per il triennio 2016-2018 la disponibilità finanziaria è di 10 milioni di euro annui, per un totale di 30 milioni di euro.

L’agevolazione, concessa in regime “de minimis”, consiste in un finanziamento agevolato a tasso zero di importo non superiore alla somma dei crediti documentati e non pagati vantati dall’impresa richiedente nei confronti delle imprese debitrici, e comunque non superiore ai 500.000 euro.

Il “Fondo per il credito alle aziende vittime di mancati pagamenti” è conosciuto anche come Fondo Serenella, dal nome dell’imprenditrice veneta Serenella Antoniazzi che, raccontando la sua vicenda nel libro “Io non voglio fallire”, ha lanciato per prima un appello ad associazioni imprenditoriali, forze politiche e istituzioni per il sostegno alle piccole imprese costrette a “chiudere per crediti”.

L’appello dell’imprenditrice ha dato voce a moltissime altre aziende incorse nello stesso tipo di difficoltà; la creazione del Fondo, che porta idealmente il nome di Serenella, rappresenta la risposta delle Istituzioni all’appello delle imprese.

A partire dal 3 marzo 2017 è possibile presentare richiesta di agevolazione, le modalità e i termini sono definiti dalla Circolare direttoriale del 22 dicembre 2016.

Il ruolo di Invitalia
Invitalia ha supportato il MISE nella progettazione dell’impianto normativo e procedurale che ha dato vita alla misura agevolativa e si è inoltre occupata dello sviluppo della piattaforma web per la ricezione delle domande. Infine, l’Agenzia fornirà all’amministrazione centrale un supporto operativo in tutte le fasi di attuazione dell’intervento.

Per approfondire

FONTE: Abruzzo Sviluppo