Francia, chiarimenti sul divieto di riposo a bordo del camion

8108999_origLa legge francese che vieta il riposo normale a bordo del camion in territorio francese continua a far parlare di sé. In una circolare, il Ministero dei Trasporti d’oltralpe chiarisce alcuni dubbi.

Si tratta di un documento che racchiude le domande frequenti poste in relazione alla legge, in vigore dal 10 luglio 2014, che impone nuove regole sulle condizioni di effettuazione del riposo settimanale normale da parte degli autisti, anche stranieri, in Francia.

Obiettivo: contrastare la concorrenza sleale ed il dumping sociale.

Ricordiamo che tale legge impone che i conducenti trascorrano il riposo settimanale normale all’esterno del veicolo, mentre tale divieto non è previsto in caso di riposo settimanale ridotto e giornaliero. Le sanzioni per gli inadempienti arrivano a 30.000€ di multa ed un anno di reclusione.

Ma veniamo al primo chiarimento, chi è il soggetto che ne risponde? Le sanzioni di cui sopra sono imputabili unicamente al datore di lavoro e mai al conducente, in quanto il primo ha l’obbligo di “vigilare che l’organizzazione del lavoro dei conducenti di veicoli siano conformi alle disposizioni” dettate dalla legge. Queste non si applicano ai conducenti indipendenti, mentre sono inclusi i commissionari e i locatari di veicolo con conducente.
Restando in tema di inadempimenti, come sono stabilite le sanzioni? Dato che l’ammenda di 30.000€ risulta essere la pena massima applicabile, l’importo della sanzione è stabilita dal giudice al termine di un’inchiesta. L’onere della prova spetta alle autorità competenti, le quali dovranno dimostrare l’esistenza della mancata organizzazione del lavoro dell’autista da parte del datore di lavoro. La prova avverrà soprattutto attraverso la constatazione in flagranza del riposo a bordo del camion.
Chi viene controllato? La legge si applica ai conducenti di qualsiasi nazionalità che transitano sul territorio francese a bordo di mezzi superiori alle 3,5 tonnellate di massa massima autorizzata, compresi i trasportatori soggetti all’AETR.
Altro dubbio chiarito, i controlli su strada non tengono conto di come sia stato effettuato il riposo nei periodi precedenti al controllo.
Ultima precisazione da segnalare riguarda il controllo del veicolo quanto il conducente non si trova nelle vicinanze nel luogo di stazionamento. Qui vige la regola della libera disposizione del proprio tempo da parte del conducente che effettua il periodo di riposo.
Dunque, ancora una volta spetta al datore di lavoro la messa in sicurezza del veicolo in sosta ed il suo carico. Pertanto, al conducente non può essere affidato alcun compito o attività quanto sta effettuando il riposo.

Fonte: Assotrasporti