- 2 Luglio 2014
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- Categories: Agricoltura, News
Ecco le indicazioni operative per le assunzioni agevolate di lavoratori disoccupati, ora disponibili anche per il settore agricolo, che integrano quelle già fornite alle altre aziende.
Le novità sono contenute nella Circolare INPS n.81 del 27 giugno, in applicazione della norma prevista dal Decreto Lavoro (articolo 7, comma 5, lettera b, dl 76/2013): per le aziende che assumono lavoratori in ASpI è previsto un contributo del 50% dell’indennità di assicurazione dovuta al dipendente. Requisiti e calcolo dell’agevolazione sono descritti nella Circolare INPS n.175 del 2013.
Assunzioni agevolate in Agricoltura
Le imprese per chiedere l’incentivo devono presentare all’INPS la domanda, esclusivamente in via telematica, utilizzando l’apposita funzionalità, “incentivo ASpI“, che si trova nel cassetto previdenziale Aziende agricole, sezione Comunicazione on line. La stessa funzionalità consente all’impresa di presentare la dichiarazione sugli aiuti de minimis e la dichiarazione di responsabilità, entrambe necessarie per accedere all’agevolazione.
Nel caso in cui l’azienda sia stata ammessa al beneficio, nell’apposito campo “Note Comunicazione” sarà indicato il piano di fruizione del beneficio con il numero delle quote d’incentivo mensili spettanti e il loro importo. Il codice di autorizzazione per le aziende ammesse è A2 e l’impresa lo può consultare selezionando la specifica funzionalità “Codice autorizzazione“, nella sezione “Dati Azienda” del Cassetto previdenziale Aziende agricole.
La circolare INPS fornisce tutte le indicazioni per compilare la denuncia Dmag, che per un dato mese l’impresa deve seguire dopo aver presentato domanda e ottenuto il codice di autorizzazione.
Ecco i codici da utilizzare (per le denunce principali, sostitutive, di variazione):
- tipo di retribuzione: valore “Y”
- campo CODAGIO: valore “A2″
- importo retribuzione: incentivo spettante come indicato nel piano di fruizione.
La denuncia Dmag viene sottoposta a una verifica di coerenza con i dati contenuti nella domanda. La modalità di validazione è la stessa di quella utilizzata per il codice CIDA (circolare Inps 46/2011), l’eventuale scarto della denuncia viene motivato con apposito messaggio di errore.