- 21 Dicembre 2020
- Posted by: Luisella D'Alessandro
- Categories: Innovazione, News
Il Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, nel corso del webinar “Nuovo bilancio e Next Generetion EU: un piano europeo per far ripartire l’Italia” ha sottolineato come “le risorse EU siano per l’Italia un’occasione straordinaria per realizzare le riforme indispensabili a rilanciare lo sviluppo, imprimere una svolta significativa e correggere gli errori del passato”.
Nel corso dell’intervento è stata ribadita l’importanza dell’artigianato e delle piccole imprese che costituiscono il 99,4% del tessuto imprenditoriale italiano. Per Granelli bisogna aver chiari i numeri del mondo produttivo che Confartigianato rappresenta, fatto da piccole imprese diffuse sul territorio che esprimono sostenibilità economica, sociale ed ambientale. Gli imprenditori associati, ha aggiunto, sono i paladini del Made in Italy, in quanto realizzano i prodotti ricercati dai consumatori di tutto il mondo: ben fatti, belli, funzionali, personalizzati. “Le imprese ‘a valore artigiano’ contribuiscono a fare dell’Italia la seconda manifattura d’Europa dietro la Germania e a mantenere la leadership mondiale nei settori di punta del Made in Italy, la moda, l’agroalimentare, l’arredo e la meccanica”. Si tratta, chiaramente, di un patrimonio produttivo che può avere un futuro solo dentro una forte Unione Europea, fondata su una Costituzione, rappresentata da un Parlamento autorevole e con l’euro moneta comune regolata da una vera Banca Centrale.
Il Presidente di Confartigianato ha auspicato la realizzazione di un Piano strategico che parta dai grandi investimenti infrastrutturali gestiti da un’unica regia a livello nazionale per evitare la dispersione in mille rivoli: “bisogna puntare sulle infrastrutture materiali e immateriali di collegamento delle persone, delle merci, delle informazioni. Altrettanto indispensabile individuare risorse da destinare ai Comuni per rendere rapidamente cantierabili le piccole opere, così come un’attenzione particolare andrà dedicata all’edilizia scolastica e, in generale, all’attuazione di una politica di prevenzione del rischio idrogeologico dei territori”.
Il rilancio delle PMI sul territorio dovrà far leva su questo Piano strategico, che parta dalla riforma della legge quadro dell’artigianato e che si articoli su alcuni aspetti irrinunciabili: digitalizzazione delle imprese, sviluppo delle competenze, rafforzamento dei Digital Innovation Hub e dei Competence Center, soluzione dei problemi della finanza d’impresa con la costituzione di un soggetto dedicato alle esigenze creditizie delle piccole imprese, introduzione di una normativa europea sull’indicazione d’origine dei prodotti. Misure che non possono prescindere dall’attuazione delle riforme del fisco, della Pubblica Amministrazione e della Giustizia civile.
Granelli ha aggiunto che l’Italia potrà apportare un significativo contributo al Green New Deal europeo se renderà finalmente strutturale o prorogherà al 2023 il superbonus al 110%, efficace per contribuire al rilancio delle attività produttive ed alla riqualificazione del patrimonio edilizio in un’ottica green, prevedendone anche l’estensione agli immobili produttivi. Il Presidente ha infine auspicato l’avvio della Conferenza sull’Europa per rendere l’UE all’altezza dei suoi obiettivi e in grado di affrontare le sfide future, riformando le norme per le piccole imprese, per liberare le loro energie e dare impulso alla loro propensione imprenditoriale, “facendo quindi dell’Europa, nel mondo, il luogo delle libertà e delle opportunità che immaginavano i Padri Fondatori dell’Unione e in cui ogni imprenditore vorrebbe operare”.