Nuovo esecutivo e Ministero del Turismo

Il Presidente di Confartigianato Marco Granelli si è congratulato a nome di tutta l’associazione per la nomina del Presidente del Consiglio Mario Draghi e alla compagine di Governo. Nel sottolineare l’alto profilo e le elevate competenze delle personalità che compongono l’Esecutivo, il Presidente confida “nell’esperienza del Presidente Draghi e nell’impegno di tutti i Ministri per realizzare un programma finalizzato a superare l’emergenza sanitaria e al rilancio della competitività del sistema imprenditoriale”.

La posizione di Confartigianato resta la stessa anche con il cambio di governo: la prima necessità è di considerare l’artigianato e le piccole imprese al centro degli interventi di politica economica. Solo con la considerazione dovuta al nostro settore e valorizzandone le capacità di creare occupazione, sviluppo e innovazione possiamo sostenere l’economia italiana non sostenendo soltanto gli imprenditori nei loro sforzi ma tutto il made in Italy.

Istituzione del Ministero del Turismo. 

La Confartigianato saluta con entusiasmo il nuovo Dicastero dedicato al turismo che come sottolinea il Presidente Granelli “rappresenta una grande opportunità per promuovere un percorso originale di sviluppo del turismo italiano che sappia valorizzare le identità del nostro sistema di offerta, il ruolo della piccola impresa nella filiera turistica e che sia capace di rispondere alle aspettative delle persone che vanno in vacanza, nel rispetto delle compatibilità sociali e ambientali. La dimensione e le caratteristiche delle nostre imprese costituiscono un fattore identitario, un valore unico che oggi, nonostante le difficoltà, sta permettendo al sistema turistico di sopravvivere grazie alla rapidità decisionale, alla flessibilità, alla creatività e all’attaccamento al territorio in cui operano”.

Secondo il Presidente di Confartigianato “occorre costruire proposte turistiche in grado di preservare l’autenticità dei nostri territori e di mantenerli luoghi vivi e attrattivi, di combattere lo spopolamento e favorire la qualità della vita dei residenti e le attività produttive che prosperano in un sistema ecosostenibile. Prima della pandemia, molte località ricercate dai turisti hanno finito per perdere la loro identità. Le botteghe hanno lasciato il posto a negozi di souvenir stereotipati, le abitazioni sono state sostituite da affittacamere abusivi e anche i ristoranti hanno abbandonato la cucina locale per menù anonimi e standardizzati. Occorre correre ai ripari. Confartigianato punta a rilanciare l’artigianato e il territorio che lo contiene prima che il danno sia irreversibile, perché crediamo che la chiave del futuro del turismo sta nell’autenticità e nel benessere di tutta la comunità locale, fatta di imprese, turisti e residenti”.