- 21 Giugno 2012
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“Il Sistri va superato. Le imprese hanno pagato 70 milioni per un servizio inesistente”. “L’articolo-inchiesta pubblicato oggi dal quotidiano ‘la Repubblica’ conferma quanto sostenuto da Confartigianato in merito alle inefficienze, alla complessità e agli inutili costi del Sistri per le imprese chiamate ad attuarlo. Il sistema telematico per la tracciabilità dei rifiuti pericolosi va superato e deve essere istituito un nuovo sistema che risponda ai requisiti di efficienza, economicità ed efficacia” “negli ultimi due anni 325.470 imprenditori italiani hanno speso 70 milioni di euro per iscriversi al Sistri, acquistare oltre 500mila chiavette usb e quasi 90mila black box. Risultato: il Sistri non è mai partito. I motivi della mancata attuazione sono le procedure complicate e costose, i problemi e ritardi nella distribuzione dei dispositivi USB e nell’installazione delle black box, i malfunzionamenti dovuti a difetti strutturali nell’hardware e nel software, i continui correttivi legislativi e procedurali”. “Non basta il differimento, deciso dal Ministero dell’Ambiente, del pagamento del contributo SISTRI al 30 novembre 2012. Il contributo va soppresso perché si riferisce ad un servizio che non esiste. Va ripensato l’intero sistema, tenuto conto della sostanziale inoperatività del Sistri a fronte delle quote già versate dalle imprese negli ultimi due anni”. “Nessuno mette in dubbio la necessità di combattere le ecomafie. Ma bisogna riuscire a farlo con modalità semplici in capo alle imprese per garantire una gestione efficiente e poco costosa ed efficaci risultati”.