- 19 Aprile 2021
- Posted by: Luisella D'Alessandro
- Categoria: News
Il Ministero della Transizione ecologica ha risposto alla richiesta di chiarimenti avanzata da Confartigianato, Cna e Casartigiani con una circolare interpretativa che scioglie alcuni dei passaggi più controversi del decreto legislativo 116/20, il quadro normativo in vigore da gennaio che ha ridefinito le regole del settore rifiuti. Se alcune delle modifiche sono attualmente in discussione parlamentare per il Decreto Sostegni, il Ministero ha già accolto e corretto molte delle osservazioni avanzate da Confartigianato. A cominciare dall’equiparazione tra industria e artigianato, che ora possono ricorrere al mercato libero per l’affidamento dei rifiuti speciali prodotti. Una discriminazione, l’ennesima direbbe qualcuno, ai danni di artigiani e piccoli imprenditori. Questa volta per un errore nella scelta delle norme di riferimento, proprio come denunciato a inizio marzo da Confartigianato e dalle altre sigle di rappresentanza della micro e piccola impresa. Un’altra delle principali vittorie portate a casa da Confartigianato riguarda il tema caldo del confronto: l’applicazione della TARI, la tariffa rifiuti, e la componente variabile delle utenze non domestiche da poter scontare in caso di affidamento dei rifiuti al mercato libero, che si applica a tutto il processo di recupero, quindi anche al riciclo.
Questa e tutte le novità della circolare del Ministero della Transizione ecologica nella video pillola del Responsabile Settore Ambiente ed economia circolare di Confartigianato, Daniele Gizzi.