- 28 Gennaio 2021
- Posted by: Luisella D'Alessandro
- Categoria: News
Chi sono i testimoni dell’autentico Made in Italy, fedeli alla tradizione di antiche regole ma, allo stesso tempo, coraggiosi pionieri di design innovativo e di sperimentazioni all’avanguardia? Sono gli artigiani che cesellano oro e argento ed elaborano ricami, intrecciano la paglia, animano il vetro e plasmano la ceramica, danno vita musicale al legno e restaurano capolavori d’arte.
Confartigianato organizza i maestri dell’artigianato artistico in 3 Associazioni di mestiere: Ceramisti; Orafi; Restauro.
Confartigianato Ceramica ha confermato il direttivo del gruppo di mestiere, rinnovando la carica di Presidente ad Antonio Donato Colì, pugliese di Cutrofiano e socio amministratore della Fratelli Colì Srl. Conferme anche per tutti i consiglieri: Davide Servadei di Confartigianato E. Romagna, Arianna Giannoni di Confartigianato Toscana, Giovanni Pietro Rampini di Confartigianato Umbria e Maria Teresa Maroso di Confartigianato Veneto. La riconferma delle cariche è stata voluta fortemente dall’assemblea, che ha espresso grande soddisfazione per le azioni messe in campo e i risultati raggiunti nel quadriennio appena terminato, confermando l’impegno e la partecipazione, pur nelle difficoltà create dall’emergenza socio-sanitaria.
I consiglieri hanno inoltre apprezzato e condiviso l’intera linea programmatica espressa dal rieletto presidente, fatta di nuovi obiettivi per la crescita e lo sviluppo del settore ceramico nazionale e di una maggiore attenzione all’impatto ambientale delle lavorazioni, di investimenti in green economy per favorire la creazione e la condivisione di eventuali processi di riutilizzo degli scarti ceramici. Favorire la conoscenza di nuovi strumenti e tecnologie, delle informazioni, di nuove normative inerenti l’attività della ceramica, come è stato per i MOCA, e dei limiti di cessione di Piombo ed altre sostanze nocive, sono altri punti inderogabili del programma di mandato. Rimangono in piedi i confronti sugli studi di settore e sul prossimo rinnovo del CCNL, oltre che un impegno deciso sulla formazione, che dovrà essere rivolto alla promozione di un indirizzo scolastico nelle scuole medie inferiori, volto a ricreare una generazione su cui piantare i germogli dei futuri artigiani. Ogni aspetto culturale dovrà essere approfondito in collaborazione con i territori al fine di intensificare le conoscenze legate al mondo della ceramica, anche attraverso il circuito dei musei e dei siti ceramici presenti su tutto il territorio nazionale.
Anche Confartigianato Orafi conferma la carica al Presidente uscente Luca Parrini, grazie all’articolato e condiviso programma presentato per il prossimo quadriennio. Nel Consiglio Direttivo è confermata la presenza di Andreina Facchinetti in rappresentanza di Confartigianato Lombardia, mentre fanno il loro ingresso Piero Marangon per Confartigianato Veneto, Valerio Romana per Confartigianato Piemonte e, con Michele Affidato di Confartigianato Calabria, il Mezzogiorno conquista una rappresentanza in Consiglio Direttivo.
Il Presidente Parrini ha individuato come priorità imprescindibili: l’estensione del regime del Reverse Charge all’intera filiera di settore; la concertazione dell’attività di lobbying con il territorio e le altre Associazioni di rappresentanza, intensificando la concertazione tra la Consulta Nazionale e le Consulte Provinciali costituite nei principali distretti orafi del territorio nazionale; l’eliminazione o riduzione dei dazi doganali e delle barriere non tariffarie, oltre al monitoraggio a livello doganale sulle importazioni in Italia di prodotti realizzati in Paesi extra-UE.
Parrini ha inoltre sottolineato l’importanza della ratifica dell’adesione dell’Italia alla “Convenzione di Vienna” sui metalli preziosi e degli investimenti in fiere ed internazionalizzazione. Sul versante nazionale conferma la volontà di contribuire al rilancio dell’immagine del gioiello sul mercato interno e al consolidamento dei rapporti con il sistema bancario per semplificare le operazioni di accesso al credito. Rimangono capisaldi anche nel secondo mandato il sostegno alla formazione ed all’aggiornamento professionale di manodopera e imprenditori legata a doppio nodo alla promozione dell’innovazione. “Di fronte alle difficoltà determinate dall’emergenza sanitaria, l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali può rappresentare una leva competitiva molto importante per dare continuità ai rapporti con i nostri clienti sui mercati esteri. Occorrerà stimolare le piccole imprese nell’adozione degli strumenti di comunicazione digitale che consentono di fronteggiare le nuove disposizioni sul distanziamento sociale e le restrizioni agli spostamenti nello spazio fisico. Occorre infine favorire l’accesso delle aziende del settore ai principali strumenti agevolativi messi a disposizione dal Governo, con la costituzione di reti di imprese per la realizzazione di studi di fattibilità, l’apertura di uffici commerciali all’estero, l’impiego di Temporary Export Manager e la realizzazione di portali e-commerce”.
Consiglio Direttivo completamente rinnovato, invece, per Confartigianato Restauro, che ha eletto Presidente Roberto Borgogno, imprenditore dell’omonima impresa di Trento, che ha proposto un ampio ed articolato programma che prevede la tutela della figura professionale e la programmazione di iniziative formative come, ad esempio, la promozione della manutenzione continua come nuova prospettiva di tutela del patrimonio comune. In spirito di continuità con l’Amministrazione precedente, Borgogno porrà grande attenzione al contratto del restauro, alla fiscalità agevolata e all’art bonus, oltre ai finanziamenti pubblici per la tutela nel settore restauro e al rapporto tra il restauratore e la Protezione Civile. Grande priorità verrà data alla figura del restauratore e alla salute sul luogo del lavoro come anche alle diverse realtà territoriali.
Il consiglio direttivo, totalmente rinnovato, sarà composto da Nicola Crispino di Confartigianato Emilia Romagna, Francesca Comello di Confartigianato Friuli Venezia Giulia, Paolo Gasparoli di Confartigianato Lombardia e Cesare Pagliero di Confartigianato Piemonte.