- 5 Dicembre 2020
- Posted by: Luisella D'Alessandro
- Categoria: News
Marco Granelli è stato eletto per acclamazione Presidente di Confartigianato Imprese per il quadriennio 2020-2024 dall’Assemblea della Confederazione, rappresentante 700.000 artigiani, micro e piccole imprese. Il nuovo Presidente sarà affiancato dai vice Presidenti Eugenio Massetti (Vicario), Domenico Massimino, Filippo Ribisi.
Nato nel 1962 a Salsomaggiore (Parma), Granelli è prima di tutto titolare di un’impresa nel settore delle costruzioni. Da lungo tempo è impegnato nell’attività associativa: dal 2012 è Vice Presidente Vicario di Confartigianato e dal 2009 guida Confartigianato Emilia Romagna dopo essere stato per molti anni alla presidenza di Confartigianato Imprese Parma.
Granelli raccoglie il testimone da Giorgio Merletti che ha guidato la Confederazione dal 2012 e al quale ha rivolto il ringraziamento di Confartigianato per il grande impegno dedicato, in questi anni difficili per l’economia italiana, alla valorizzazione e allo sviluppo dell’artigianato e delle piccole imprese.
Vincenzo Mamoli, invece, entra nella squadra del nuovo Presidente come Segretario Generale, a seguito delle dimissioni di Cesare Fumagalli, ringraziato dallo stesso Granelli per aver consolidato “il ruolo della Confederazione quale forte attore sociale ed economico del Paese e per promuovere il valore artigiano delle piccole imprese diffuse di territorio”.
Marco Granelli, nell’indicare il programma di lavoro della sua Presidenza, ha sottolineato che, soprattutto in questo periodo particolare, intenzione di Confartigianato è quella di intensificare l’impegno di rappresentanza e di servizio al fianco degli imprenditori, sollecitando altresì chi guida il Paese a impegnarsi concretamente nel costruire un contesto favorevole alle potenzialità imprenditoriali italiane, puntando su competenze, innovazione, sostenibilità, fattori indispensabili per irrobustire il tessuto produttivo e migliorarne la capacità competitiv”.
“In questi mesi – ha detto ancora il Presidente di Confartigianato – le micro e piccole imprese italiane hanno sofferto ma hanno anche dato una grande prova di reattività. Ora non possiamo vanificare i loro sforzi. Ci giochiamo il futuro: mai come quest’anno la manovra economica deve essere una legge di rilancio e non possiamo permetterci esitazioni nell’utilizzare le risorse europee per investire sui punti di forza del nostro sistema produttivo, vale a dire gli oltre 4 milioni di artigiani e piccole imprese italiani”.