- 22 Giugno 2017
- Posted by: Daniele Di Marzio
- Categories: Edilizia, News
Pronto il nuovo piano del Governo per la messa in sicurezza degli edifici scolastici: saranno avviati oltre 4 mila cantieri con un investimento complessivo pari a circa un miliardo di euro. Il recente Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha stanziato i fondi per l’edilizia scolastica per il primo triennio di spesa 2017-2019, è in attesa del parere delle competenti commissioni parlamentari e diventerà operativo dopo la registrazione presso la Corte dei Conti. Il piano finanziato dal Dpcm sarà successivamente definito con un apposito decreto del ministero dell’Istruzione.
Nello specifico, il Dpcm ha previsto 773 milioni di euro in tre anni da destinare all’adeguamento sismico degli edifici scolastici esistenti e 285 milioni in tre anni (2017-2019) per 3mila piccoli interventi di messa in sicurezza di edifici scolastici (impianti, sistemazione di controsoffitti, solai ecc.) con costo unitario delle opere tra i 50mila e 200mila euro.
Gli interventi sono già individuati dal MIUR grazie alle oltre 7000 indagini diagnostiche degli edifici scolastici previste dalla cosiddetta legge “La Buona Scuola” (n. 107 del 2015), proprio al fine di garantire la sicurezza degli edifici scolastici e di prevenire crolli dei relativi solai e controsoffitti. Il costante monitoraggio del MIUR, tramite i nuovi sistemi informativi online, permette l’erogazione delle risorse a stato di avanzamento dei lavori (SAL), garantendone l’efficacia e una maggiore rapidità degli interventi.
Il Decreto stanzia inoltre altri 256 milioni di euro su un orizzonte di 13 anni (2020-2032) di cui una somma fin dall’inizio di circa 200 milioni di euro attraverso la sottoscrizione da parte del MIUR di un mutuo con la Bei (Banca europea degli investimenti).
“Il tema della sicurezza nelle scuole resta urgente” – ha commento il Presidente di ANAEPA, Arnaldo Redaelli. “In un’ottica di prevenzione e di uso strategico e mirato degli stanziamenti , occorre arrivare ad una programmazione dei lavori e della manutenzione ordinaria e straordinaria, superando l’approccio di intervenire prevalentemente sui casi di emergenza. Questo piano di riqualificazione potrebbe rendere l’edilizia scolastica una delle grandi opere pubbliche nazionali, che favorirebbe, oltretutto in tempi di crisi economica, occupazione e miglioramento del patrimonio edilizio esistente”.