- 18 Settembre 2014
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Ieri, pubblicando i risultati del bilancio dell’agevolazione “Smart&Start”, abbiamo ricordato che la misura è attiva anche per i Comuni del cratere sismico aquilano, a cui è stata estesa dallo scorso mese di febbraio.
Il fatto che l’Abruzzo, dunque, risulti “fanalino di coda” nella classifica delle domande d’agevolazione presentate dalle start up del Mezzogiorno, dipende non solo da questo ritardo nell’attivazione della misura nella nostra regione, ma anche dal fatto che l’agevolazione non riguarda tutto il territorio regionale, ma, appunto, solo i 57 Comuni del cratere situati in provincia de L’Aquila, Teramo e Pescara (così come previsto dal decreto direttoriale 23 dicembre 2013, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 7 del 10 gennaio 2014).
Smart&Start, lo ricordiamo, è destinata a progetti imprenditoriali innovativi, promossi da nuove imprese ubicate nel Mezzogiorno.
Nei comuni abruzzesi, in particolare, ogni impresa potrà richiedere contributi a fondo perduto a fronte di spese di investimento e spese di gestione secondo la regola de minimis, e quindi fino ad un massimo di 200.000 euro per progetto.
Inoltre, tra i settori agevolati è compresa anche la trasformazione di prodotti agricoli (ma sempre con caratteristiche di forte innovatività).
Agli aspiranti startupper interessati si consiglia di consultare il sito www.smartstart.invitalia.it per scaricare le guide e i facsimile della domanda.