- 29 Agosto 2017
- Posted by: Daniele Di Marzio
- Categories: Lavoro, News
La Corte di Cassazione ha ribadito che costituisce reato l’installazione in azienda, da parte del datore di lavoro, di dispositivi video collegati a un wi-fi per controllare i lavoratori, senza previo accordo con i sindacati, a nulla rilevando il fatto che i dipendenti abbiano dato il loro consenso scritto.
Con la sentenza n. 22148 dell’8 maggio 2017 viene confermato che, conformemente al dettato normativo (art. 23 del d.lgs n.151/2015), l’installazione di telecamere (da utilizzare soltanto per esigenze organizzative e produttive, per la sicurezza del lavoro e per la tutela del patrimonio aziendale) deve essere preceduta da un accordo tra datore e rappresentanze sindacali dei lavoratori e, in caso di mancata intesa, l’installazione stessa deve essere preceduta dalla richiesta del datore di un provvedimento autorizzativo da parte della direzione territoriale del lavoro.