UN PIN UNICO PER ACCEDERE ALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (SPID)

pin-unicoDal 15 marzo potremo avere le prime identità del Sistema pubblico per l’identità digitale, per accedere a 600 servizi della pubblica amministrazione. L’annuncio è del Governo, che ha spiegato tutti i dettagli di un progetto di cui si parlava da molti mesi. Ma non sarà molto agevole, almeno per il momento, procurarsi una di queste identità, le identità digitali – ossia un sistema di password – saranno offerte da InfoCert, Poste Italiane e Tim (attraverso la società Trust Technologies del gruppo Telecom Italia).

Spid è il nuovo sistema di accesso ai servizi online che nasce per semplificare il rapporto tra cittadini, imprese e pubblica amministrazione. Permette di accedere con credenziali uniche- password- ai servizi online della pubblica amministrazione e dei privati che aderiranno.

Il Governo ritiene che ci saranno 3 milioni di cittadini dotati di Spid entro fine 2016 e poi 10 milioni entro il 2017. Precedenti annunci prevedevano il primo obiettivo per fine 2015, ma la complessità del progetto, che coinvolge aziende private, ha richiesto molto tempo per il lancio.

Tra il 15 marzo e il mese di giugno 2016, saranno oltre 600 i servizi che permetteranno l’accesso tramite Spid ai propri servizi. Le prime amministrazioni che aderiranno sono: l’Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Comune di Firenze, Comune di Venezia, Comune di Lecce, Regione Toscana, Regione Liguria, Regione Emilia Romagna, Regione Friuli Venezia e Giulia, Regione Lazio e Regione Piemonte.

Entro 24 mesi, secondo le norme, tutti i servizi della PA dovranno accettare le identità Spid. Si aggiungeranno alcuni servizi di aziende private, su base volontaria. Sarà possibile usare Spid anche per accedere a servizi esteri europei, grazie all’utilizzo di standard internazionali.

Come otterremo Spid. Le modalità le decidono i fornitori dell’identità, Poste, Tim e Infocert e gli altri gli seguiranno accreditandosi presso l’Agenzia per l’Italia Digitale per svolgere questo ruolo.

Spid può favorire anche la digitalizzazione delle imprese italiane. Toglie una barriera all’ingresso, perché consente loro infatti di gestire in modo facile ed economico accesso e identificazione dei propri utenti, per esempio nei negozi online e-commerce. L’azienda, accettando le identità Spid per accedere ai propri servizi online, non dovrà preoccuparsi di creare un proprio sistema sicuro di identificazione e per la gestione dei dati personali degli utenti.

fonte: repubblica.it